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Giuseppe De Mita: "Ncd incapace di cogliere segnali. Prepariamoci al nuovo"

Giuseppe De Mita per acclamazione eletto segretario regionale

L’Assemblea Regionale dell’Udc della Campania ha eletto per acclamazione il deputato Giuseppe De Mita segretario regionale. Contestualmente sono stati eletti i cento componenti del Comitato Regionale ed i settantadue delegati al Congresso Nazionale. L’assemblea regionale è stata presieduta dal segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa. Erano presenti i consiglieri regionali Maurizio Petracca e Maria Ricchiuti e l’assessore regionale al Turismo, Corrado Matera. E’ intervenuto il senatore Marco Follini. I lavori sono stati conclusi dall’intervento di Ciriaco De Mita. 

Presenti ai lavori i gruppi dirigenti delle cinque province della Campania che entro il mese di novembre saranno impegnati nella celebrazione delle Assemblee provinciali. 

Giuseppe De Mita a margine della riunione si è intrattenuto con i giornalisti per spiegare il percorso futuro. "Il nostro congresso non è un adempimento e soprattutto non è un adempimento banale. Abbiamo fatto nei mesi scorsi un tentativo, quello di Area Popolare, ma con quelli di Ncd la speranza di un’intelligenza a venire tramonta di fronte a certe loro incapacità di cogliere segnali. E allora abbiamo deciso di fare il tesseramento con due prospettive: una, quella di fare l’assestamento. La seconda prospettiva è iniziare a prepararci al nuovo. Ho molto insistito perché i congressi si celebrassero prima del referendum perché noi dobbiamo essere pronti a quello che accadrà. E siccome comunque andrà sarà un disastro, noi abbiamo l’esigenza di prepararci. I nostri congressi sono innanzitutto una ricerca. Noi, perciò, eleggiamo un gruppo dirigente con un mandato".

Inoltre il deputato avellinese, nipote di Ciriaco De Mita fa una riflessione sullo stesso partito: " Dobbiamo capire come siamo percepiti dagli altri, ma dobbiamo anche guardarci dentro. Noi siamo colti ancora come un riferimento credibile ma questo solo quando abbiamo scatti di dignità. Allo stesso tempo veniamo colti in una dimensione opaca quando diventiamo la forza politica che negozia le intese per le vicepresidenze. C’è questa ambivalenza. Ancora oggi siamo in una zona grigia tra una cosa che è stata e una cosa che ancora non è. E ci siamo logorati nell’attesa".

Un passaggio importante lo fa sulle ultime elezioni regionali:"Abbiamo avuto uno scatto di reni, non solo in Campania, ma laddove siamo usciti dalla logica della convenienza e abbiamo accettato la logica del rischio. Però, diciamocelo con franchezza, poi ci siamo fermati. Ancora non abbiamo un orizzonte. Dobbiamo esplorare l’oscurità di questi tempi senza avere paura".

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