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Piano di rilancio per l'Italia, Conte: "Dall'Ue 750 miliardi di euro con i recovery fund"

Ecco le dichiarazioni del Presidente del Consiglio in conferenza stampa

Un piano di rilancio che permetterà all'Italia di ammodernarsi, attraverso digitalizzazione e innovazione. Da Palazzo Chigi, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato alla Nazione le prossime misure che il Governo adotterà, dopo quasi tre mesi di lockdown e di dura battaglia contro l'emergenza coronavirus.

Conte: "Ultimi dati incoraggianti, abbiamo fatto tantissimi sacrifici"

Il premier si dichiara soddisfatto sul recente quadro clinico del Paese: "Il sistema di controllo e di monitoraggio sta funzionando. A un mese di distanza, dopo aver riaperto la filiera industriale e produttiva, i numeri sono incoraggianti. Gli ultimi dati non segnalano particolari criticità, il trend dei nuovi casi diagnosticati è in notevole diminuzione. Ciò dimostra che la strada è quella giusta, anche per le misure che adotteremo nelle prossime settimane".

Conte riconosce i sacrifici immani effettuati fin qui dall'intera popolazione: "E' bene ricordare sempre che se ci troviamo in questa condizione, se siamo tra i primi Paesi europei a poter riattivare l'economia nelle condizioni di sicurezza, è perché abbiamo accettato tutti insieme di fare dei sacrifici e modificare le nostre radicate abitudini di vita. Distanziamento fisico e utilizzo, ove è necessario, delle mascherine, devono essere garantiti e sarebbe una leggerezza privarsi di queste misure".

Nonostante qualche ritardo: "I ministri stanno facendo un grande lavoro, in Europa e non solo, sul piano diplomatico, affinché l'Italia torni a essere la meta ambita di Europa e del mondo, al fine di promuovere il patrimonio culturale e artistico che possediamo. La fase più acuta dell'emergenza è ormai andata, ma adesso dovremo fare i conti con l'emergenza economica e sociale. Abbiamo previsto misure per aiutare famiglie e imprese, anche con un solo lavoratore. Abbiamo riconosciuto bonus sino a 2.200 euro a tre mesi, mai successo nella storia. Ci rendiamo conto dei ritardi e di aver dovuto agire con una legislazione che non era assolutamente predisposta a garantire manovre di questo tipo in così poco tempo. Queste misure sono soltanto l'inizio di una grande opera di rilancio del nostro Paese".

Il piano di rilancio: "750 miliardi con i recovery fund"

Secondo Conte, questa crisi deve anche essere l'occasione per superare tutti quei problemi strutturali che la Nazione si trascina da ormai troppo tempo: "Dovrà essere un nuovo inizio e qui recupero le parole di Mattarella pronunciate in occasione della Festa della Repubblica: dobbiamo agire con il senso della condivisione e dell'impegno con il quale hanno lavorato i nostri nonni per la nascita della Repubblica".

Una proposta da ben 750 miliardi di euro con i recovery fund: "Permetterà di mettere sul tavolo fondi ben consistenti per aiutare l'Italia. Dobbiamo cogliere quest'opportunità e spendere bene questi soldi. Grazie a ciò si misurerà anche la credibilità non solo del Governo, ma anche del Sistema Italia".

Il recovery plan è volto al raggiungimento di vari obiettivi: "Modernizzare il paese attraverso la digitalizzazione e l'innovazione, rendere a portata di tutte le famiglie la banda larga. Dobbiamo sostenere le nostre filiere e piccole medie imprese, consolidarle in piani industriali come l'Ace 4.0. Tagliare la burocrazia, investire in reti idriche ed energetiche, accompagnare le imprese verso una decisa e vigorosa transizione verso un'economia sostenibile. Rinnovare l'offerta formativa dello studio, bandire migliaia di posti per i ricercatori. Rifomare le leggi: i tempi della giustizia civile e penale non sono accettabili e scoraggiano gli investitori a venire in Italia. Non è accettabile avere un codice civile che è in vigore dal 1942 e che, da allora, non abbia mai ricevuto una modifica organica. Chiedo a tutte le forze politiche di lavorare per questi progetti, al fine di effettuare le dovute riforme, tra cui anche quella fiscale".

Il premier conclude il suo discorso, aprendo alla possibilità di realizzare un tavolo istituzionale in cui saranno coinvolte tutte le migliori forze politiche ed economiche per l'elaborazione del piano di rilancio: "Dobbiamo essere consapevoli che la somma che ci verrà messa a disposizione non potrà essere considerata un tesoretto, bensì come una risorsa di tutto il Paese. Ed è per questo che intendo convocare a Palazzo Chigi tutti i principali attori del Sistema Italia, per raccogliere le loro idee e i loro suggerimenti".

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