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Foti "sfiduciato" dai consiglieri a parole ... altri sette giorni di agonia

Riunione nella sede di via Tagliamento alla presenza di Tartaglione e Paris. Non tira aria buona, la segreteria regionale prende tempo. Avranno i contestatori il coraggio di lasciare la poltrona o resteranno seduti ai propri posti come il sindaco?

L'agonia continua. La posizione di Paolo Foti è compromessa. Dalla riunione nella sede del Partito Democratico le speranze di ridurre le distanze tra le varie correnti in maggioranza del partito e il sindaco è sempre più lontana. Gran parte dei consiglieri hanno manifestato in modo chiaro che l'azione del primo cittadino non la condividono.

Assunta Tartaglione segretario regionale e Valentina Paris delegata per gli enti locali hanno raccolto le istanze dei vari gruppi e si sono dati altri sette giorni per trovare una soluzione. All'orizzonte nulla di buono in vista. Solo pochi consiglieri presenti si sono schierati con Foti. Gran parte della maggioranza è stufa dell'andazzo ma alle proteste avranno il coraggio di staccare la spina e mandare Avellino al voto in anticipo in modo da ridare voce ai cittadini?

Tra il dire e il fare c'è di mezzo la poltrona... Il partito regionale per salvare il salvabile dovrà farsi carico di convincere il sindaco ad una maggiore azione collegiale. Ma come? Il primo passo sarebbe l'azzeramento della giunta, con il contestuale riconoscimento ai vari gruppi. Foti accetterebbe di essere circondato in giunta da nomi espressione dei gruppi e non della sua autonomia discrezionale? Ne perderebbe in autorevolezza. Ma nel contempo chi accetterebbe di entrare  con questo maremoto? Troppi interrogativi che non trovano risposta.

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