D'Alema demolisce Renzi: "Ha ancora molto da studiare"

Ascoltare Massimo D'Alema ha sempre il suo fascino. Politico di altri tempi direbbe qualcuno. E' ad Avellino e la prima chiamata non può che essere per l'amico di tante battaglie Gerardo Adiglietti che introduce l'incontro e che vede anche la presenza del parlamentare europeo Paolucci. In sala molti dirigenti del partito e la candidata Rosetta D'Amelio.

A muso duro, senza far sconti, D'Alema ha attaccato Matteo Renzi, il leader del suo partito: “Mi sto impegnando molto per chiedere voti a differenza di quanto afferma il premier. Giro l'Italia per parlare agli operai scontenti della riforma dell’articolo 18, agli insegnanti che protestano contro una riforma della scuola che li umilia, a tutti coloro che si stanno disamorando del Pd. E lui cosa fa? Dice che gli remiamo contro". 

Il clima nel Pd non è dei migliori, ma ormai la storia dei partiti che non funziona più. "Ci maltratta con arroganza chi non la pensa come lui. Renzi dice di ispirarsi a Blair: Blair quando vinse le elezioni fu rispettoso e si propose a difesa dell’unità del suo partito. Volle al suo fianco il suo antagonista e non rottamò nessuno. Solo così è riuscito a governare il Regno Unito per 16 anni. Se Renzi si ispira a Blair, come dice, dal mio punto di vista ha molto da studiare”.

Il tenore delle dichiarazioni, poi si affievolisce e punta dritto alla campagna elettorale. Altri sette giorni, poi calerà il silenzio e i cittadini andranno al voto. "Il Mezzogiorno mi sta molto a cuore. Non possiamo farci sfuggire di governare tutto il Sud.  Qui in Campania De Luca ha qualità e difetti ma è un formidabile amministratore che ha trasformato il volto della sua città. Con lui la Campania farà un passo in avanti”.