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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Elezioni, Petracca e Iannace in campo per il PD: "Battaglia ferma contro le destre"

I due esponenti del Partito Democratico sono candidati, rispettivamente, per la Camera dei Deputati e per il Senato della Repubblica: "Facciamo la nostra battaglia sul territorio per i nostri valori e per un centrosinistra coeso. Se ci diamo da fare, riusciremo a portare a casa anche buoni risultati"

Presso la sede sita in Piazza Libertà, si è tenuta l’inaugurazione del comitato elettorale di Maurizio Petracca, candidato alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Avellino e di Carlo Iannace, candidato al Senato della Repubblica nel collegio uninominale Avellino-Benevento. Entrambi rappresenteranno il Partito Democratico con il sostegno di Alleanza Verdi e Sinistra, di +Europa e di Impegno Civico, alla tornata elettorale del prossimo 25 settembre.

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Petracca: "Su Rotondi mi sono limitato a una battuta, se qualcuno della destra verrà eletto non lo vedremo per i prossimi trent'anni"

"I sondaggi hanno un valore molto relativo: gli ultimi che sono stati effettuati, forniti da agenzie che non vengono pagate dai partiti, non sono attendibili. Aspettiamo dopo la presentazione delle liste" afferma Maurizio Petracca. "Ovviamente, facciamo la nostra battaglia sul territorio, come l'abbiamo sempre fatta, per i nostri valori e per un centrosinistra coeso che, in Irpinia, si è dimostrato sempre il primo partito, quello più forte. Le esperienze nazionali della destra, almeno le ultime, non sono state brillanti. Ricordiamo le ultime riunioni a Bruxelles dell'allora premier, nelle quali i capi di governo degli altri Paesi sorridevano rispetto alle nostre posizioni. Credo che questa debba essere una battaglia ferma contro le destre. Uno degli argomenti che è venuto fuori dalle ultime discussioni è la modifica della Costituzione: se siamo già a questo, immaginate a cosa possiamo andare incontro".

Sulle affermazioni di Gianfranco Rotondi e, in particolar modo, sull'accusa di aver utilizzato toni da squadrismo politico, Petracca chiarisce: "Mi sono limitato a una battuta, fotografando una realtà. Ovviamente loro, non avendo argomenti, provano a buttarla in caciara. Io conosco bene Gianfranco da tantissimi anni e, onestamente, negli ultimi tempi, l'ho incrociato soltanto ai funerali. Ma non volevo essere per niente offensivo, anzi. Era un modo per dire che Gianfranco non si vede qui da un decennio". 

Una campagna elettorale nella quale, secondo Petracca: "Siamo una sorta di segnaposto. Oggettivamente, il traino dei simboli è molto importante, perché questa pessima legge elettorale non consente di apporre la preferenza e, quindi, scrivere un nome sopra la scheda. Noi abbiamo un forte radicamento sui territori e questo ci può aiutare molto, spiegando alla gente per chi si vota, come si vota, quali sono le persone coinvolte in campo. Dico a qualcuno che facciamo una campagna politica contro i fantasmi, in quanto avversari in carne e ossa non ne esistono: esistono simboli che rappresentano i nostri avversari. La destra candida, oltre a Rotondi, Giulia Cosenza che è stata eletta qui nel 2006. Invito ognuno di voi a dirmi se ha memoria della presenza di Giulia Cosenza dopo le elezioni del 2006. Io vivo qui da sempre, non ho nessuna intenzione di andare via da qui e provo a dare una mano sui territori. C'è chi non esiste su questo territorio e, se dovesse essere eletto, non lo rivedremo per i prossimi trent'anni".

Un focus sulla sanità e, in particolare, sull'Ospedale Landolfi: "Alla ultimazione dei lavori, prevista per il prossimo 31 dicembre, gli abitanti di Solofra saranno sicuramente più contenti. Avranno una struttura ospedaliera moderna, con reparti di eccellenza che porteranno gente da fuori: un turismo sanitario che porterà un indotto economico sull'intera comunità. Bisogna dare il tempo per costruire le cose. È ovvio che, nella condizione ereditata dal centrodestra che, oggi, si lamenta della sanità irpina, era complesso fare di meglio".

Iannace: "Rappresento una fusione di due mondi, Irpinia e Sannio, con le stesse problematiche e difficoltà"

"Sono orgoglioso di essere stato scelto per rappresentare il PD in questa battaglia difficile e, al tempo stesso, in uno dei periodi storici più difficili per l'Italia" dichiara Carlo Iannace. "Se ci diamo da fare, riusciremo a portare a casa anche buoni risultati. Sicuramente, l'impegno per i territori della provincia di Avellino è sempre stato profuso in maniera omogenea. Io sono di Benevento, ma ho sempre lavorato ad Avellino e mi sento, forse, di appartenenza irpina più io di altre persone che lo sono di nascita. Rappresento, forse, una fusione di questi due mondi che sono entrambi aree interne".

E, proprio sulle aree interne: "Irpinia e Sannio hanno le stesse problematiche e difficoltà. La rappresentanza a livello centrale è qualcosa di impressionante, non abbiamo più i numeri degli anni precedenti. Sicuramente, questo è un grande limite, ma cercheremo di batterci anche per questo".

Sulla sanità: "Penso che la gente abbia la memoria molto corta: non ricorda come fosse la situazione negli anni passati e cosa volesse dire 'sanità'. In soli due-tre anni, c'è stata una rivoluzione nella rete oncologica applicata, in particolare dal punto di vista della gestione dei pazienti. Il divario Nord-Sud è stato quasi colmato, grazie all'impegno profuso dal presidente De Luca. Non è stata una cosa facile venire da un commissariamento, ricreare le condizioni e ridare le basi alla sanità. È stato un impegno enorme".

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