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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni

Elezioni, il Ministro Mara Carfagna ad Avellino: "La Camusso impari a essere seria e a studiarsi le carte"

Il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale al Circolo della Stampa per sostenere i candidati in Irpinia di Azione e Italia Viva, a supporto di Carlo Calenda: "De Luca? Ho vissuto sulla mia pelle che cosa vuol dire avere una concezione proprietaria del potere"

Il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Mara Carfagna, ha preso parte all'incontro organizzato al Circolo della Stampa da Azione-Italia Viva, al fine di presentare i candidati in irpinia a supporto di Carlo Calenda. "Draghi è un uomo delle istituzioni e dello stato, da un servitore dello stato del suo calibro, cosa potevamo aspettarci? Cioè si aspettava un endorsement a favore e poi dell’unica forza politica che dichiara di voler continuare con il metodo draghi con l’agenda draghi e con draghi presidente del consiglio? Draghi ha detto quello che doveva dire, quello che era giusto dire, altrimenti avrebbe interferito in maniera inopportuna nella campagna elettorale. Ma noi ribadiamo la nostra volontà e il nostro obiettivo che è molto chiaro: noi vogliamo continuare con quell’agenda, quel metodo e quella persona che hanno garantito orgoglio al nostro Paese, dignità al nostro Paese. Quando mai l’Italia è stata così ascoltata ai tavoli europei e ai tavoli internazionali? Quando mai il nostro parere è stato addirittura richiesto, ricercato, è stato considerato come una guida nelle decisioni europee. E quando mai le decisioni in Italia a favore delle imprese, a favore delle famiglie per far crescere l’economia e far crescere nuovi posti di lavoro sono state così tempestive e così efficaci. Allora noi diciamo delle cose semplici: tra Giorgia Meloni e Mario Draghi noi affideremmo i nostri risparmi, il nostro futuro, le nostre speranze, i nostri salari, i nostri stipendi, a un uomo come Mario Draghi. Quindi, se si verificheranno alcune condizioni, prima fra tutte un risultato importante per azioni in Italia Viva, per determinare la formazione del nuovo governo, noi non abbiamo alcun dubbio: noi nomineremo Mario Draghi come futuro presidente del consiglio.

"Abbiamo firmato in 18 mesi 26 accordi di programma propedeutici all’erogazione di finanziamenti a favore delle aree interne"

Questa mattina, Susanna Camusso, ha lanciato una stoccata alla Carfagna, dicendo che, quest'ultima, non si è interessata delle aree interne, come l’Irpinia: "Mi sorprende tanta superficialità e tanta ignoranza, ma nel senso letterale del termine. Perché, se avesse studiato un po’ di carte, avrebbe scoperto che noi abbiamo implementato e rafforzato la strategia nazionale per le aree interne; abbiamo sbloccato finanziamenti che erano fermi al 2017, perché abbiamo firmato in 18 mesi 26 accordi di programma quadro, che sono propedeutici all’erogazione di finanziamenti a favore delle aree interne, per servizi di mobilità, d'istruzione, di sanità, di sostegno sociale, di riqualificazione dei centri storici. Grazie anche all’ottimo lavoro svolto dal consigliere per la strategia nazionale delle aree interne Mimmo Gambacorta. Avrebbe scoperto che abbiamo istituito la 73esima area interna, quella dedicata alle Isole minori e che abbiamo ampliato la strategia nazionale delle aree interne ad altre 43 aree, quindi altri comuni e altri cittadini che beneficeranno dei finanziamenti. Quindi, se vuole fare campagna elettorale e se vuole intestarsi la rappresentanza del Sud, impari ad essere seria e a studiarsi le carte.

Elezioni, il Ministro Mara Carfagna ad Avellino

Meloni vuole rivedere il PNRR, il Mezzogiorno non è esente da rischi: "Il mezzogiorno rischia il blocco dei cantieri, il blocco degli investimenti che noi abbiamo programmato e finanziato, alcuni dei quali sono stati già avviati. Penso, per esempio, alla tratta alta velocità Napoli-Bari, ai lotti Irpinia-Orsara-Bovino. I cittadini dell’Irpinia vogliono sapere se quei cantieri andranno avanti, se quei lavori andranno avanti. Lo ha detto molto bene il ministro Franco qualche giorno fa: rinegoziare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, significa sostanzialmente bloccarlo ed è facile capire perché… Perché quegli investimenti vanno completati nell’arco di 5 anni, entro il 2026, quindi sono soggetti a un cronoprogramma molto molto stringente, con delle scadenze e con dei target quantitativi e qualitativi che noi dobbiamo rispettare. Se non li rispettiamo, i soldi dei finanziamenti non vengono erogati. Quindi, il tempo che si prende e che si perde a rinegoziare il PNRR rischia di bloccare opere di cantieri già avviati per finanziare l’alta velocità ferroviaria, le ferrovie regionali, la riqualificazione delle grandi stazioni del mezzogiorno, la modernizzazione dei porti, l’infrastrutturazione delle zone economiche speciali. Qui c’è un investimento importanti per l’area di Valle Ufita per 26 milioni di euro, ma ci sono anche investimenti per le scuole, per gli asili nido, per le palestre, per le mense scolastiche. Quindi, della rinegoziazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza penso tutto il male possibile, perché sarebbe un danno per il Paese, un danno per il mezzogiorno che per la prima volta può intravedere la riduzione dei divari con il nord e con il centro".

"De Luca? Ha una concezione proprietaria del potere"

La presenza di De Luca, in Campania, rimane ingombrante: "Ho vissuto sulla mia pelle che cosa vuol dire avere una concezione proprietaria del potere. Ho istituito un contratto istituzionale di sviluppo dedicato all’intera provincia di Salerno con uno stanziamento di circa 250 milioni di euro. A quel tavolo istituzionale molte istituzioni, molti sindaci non hanno partecipato perché il Governatore De Luca non approvava quel progetto, nonostante prevedesse l’erogazione di finanziamenti importanti a favore dei territori. La buona notizia è che i sindaci hanno dimostrato di obbedire non ad un padrone, ma di servire i propri cittadini e quindi ci sono arrivati oltre 225 progetti. Stiamo facendo una corsa contro il tempo per riuscire a concludere la fase della selezione dei progetti e dell’erogazione dei finanziamenti. Detto questo, naturalmente i cittadini hanno sempre l’ultima parola e la propria ragione, per cui quando sarà saranno loro a decidere da chi farsi rappresentare in regione. Mi auguro che questa volta scelgano una proposta politica seria, concreta, di buon senso e che difende gli interessi del Paese ma che soprattutto difenda gli interessi del Sud. Perché l’unica forza politica che dice con chiarezza che il 40% degli investimenti a favore del mezzogiorno non si toccano".

"Per la prima volta siamo un Paese di testa in Europa"

Il Ministro Carfagna, infine, dedica la chiusura alle ambizioni del Terzo Polo: "Noi speriamo di farci largo grazie alla serietà e alla concretezza della nostra proposta e di essere un perno nel futuro parlamento, perché, l’ho detto prima, il nostro obiettivo è di riportare al governo e al parlamento un metodo, un’agenda e, possibilmente, una persona che in questi 18 mesi ha garantito l’approvazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza a Bruxelles, un’uscita ordinata dalla pandemia con una crescita del prodotto interno lordo del 6,5%  l’anno scorso e oltre il 3% quest’anno; cresciamo più della Germania. Per la prima volta siamo non un Paese fanalino di coda della Germania, ma un Paese di testa in Europa; un governo che ha garantito la crescita e l’occupazione dei posti di lavoro e, quindi, ha creato le condizioni perché il Paese potesse crescere e svilupparsi e creare ricchezza e benessere. Quindi, questo è il nostro obiettivo, andare avanti con questo metodo e questa agenda".

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