Presso il Circolo della Stampa di Avellino, si è tenuto l'incontro organizzato da Europa Verde e Sinistra Italiana, dal titolo "A Sud del Mezzogiorno. La svolta possibile per l'Irpinia e le aree interne".

Santoro: "Un centrodestra arrembante ci porta all'Italietta chiusa e aggressiva, spezzando il legame sociale e il tessuto connettivo del nostro Paese "

Un'occasione per parlare anche della prossima tornata elettorale del 25 settembre, come sottolineato dal consigliere comunale di Avellino, Amalio Santoro: "Siamo in una campagna elettorale molto delicata, anche per i destini del Mezzogiorno. Un centrodestra arrembante ci porta, da un lato, all'Italietta chiusa e aggressiva e, dall'altro, rischia di spezzare il legame sociale e il tessuto connettivo del nostro Paese. La campagna elettorale va fatta fino in fondo, c'è bisogno di movimentare l'anima sanfedista e rivoluzionaria. Certo, il Sud fa i conti con tanti problemi e deve, oggi, saper coniugare i tempi lunghi di un'intelligente programmazione con alcune scelte immediate".

"Dobbiamo puntare su alcuni servizi essenziali: su alcuni aspetti, siamo tornati veramente agli anni Settanta, dall'istruzione alla sanità" continua Santoro. "Anche l'utilizzo delle risorse europee e dei fondi del PNRR deve tradursi in un investimento nella ricerca e nei poli universitari. Ad Avellino rischiamo di perdere l'occasione del polo agritecnico che potrebbe essere un'opportunità per l'intero territorio. C'è, poi, un lavoro da fare in altri settori, quali la riconversione delle energie verso le fonti rinnovabili. Il tutto, infine, si lega alla grande questione del lavoro: ci ritroviamo in una condizione in cui un contratto a tempo indeterminato è ormai una chimera. C'è una battaglia politica da portare intorno a tali questioni, in favore soprattutto delle classi più fragili. La destra che si presenta oggi è la stessa che ci ha portato in bancarotta".