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Elezioni, ballottaggio nel segno dell' "accozzaglia" sia di Ciampi che di Pizza

In vista del ballottaggio del 24 giugno per la scelta del sindaco della città

Il ballottaggio avellinese sarà nel segno dell’”accozzaglia”. Un termine coniato dal Movimento 5 Stelle per le liste del candidato del centrosinistra, Nello Pizza, al primo turno ed ora adottato dallo stesso movimento di Grillo in vista del rush finale. Non ci sarà l’apparentamento formale sulla scheda, ma il candidato dei grillini ha incassato in modo ufficiale il sostegno di Luca Cipriano, Dino Preziosi e Sabino Morano per “contrastare l’antisistema che da 40 anni governa la città”.

Il 24 giugno si partirà da questi numeri: 43% del candidato del centrosinistra Nello Pizza che nel segno della coerenza e degli accordi presi in precedenza continua sulla sua strada, 20% di Vincenzo Ciampi del Movimento 5 Stelle che ora ha dalla sua i candidati sindaci sconfitti, Luca Cipriano (civico), Sabino Morano (centrodestra), Dino Preziosi (civico). Resta da capire se i consiglieri eletti nelle loro liste, seguiranno l’indicazione dei candidati sindaci al primo turno. Fare pronostici è azzardato. Di ufficiale ci sono le dichiarazioni solo dei tre sconfitti.

Luca Cipriano, della civica "Mai Più", dichiara: “Dobbiamo impedire che ci sia un Foti-bis, visto che gli eletti con Pizza sono gli stessi. La nostra parola d'ordine  è coerenza, perché nessuno di noi rinnega la storia da cui proviene, ma anzi intende valorizzarla. E per questo non abbiamo chiesto, o voluto apparentamenti così come non avremo incarichi, o posti in giunta”.   

“Non è un'accozzaglia la nostra - ha detto Sabino Morano - ma un gesto di responsabilità politica. La disponibilità delle forze presenti in consiglio comunale a garantire la creazione di un governo per la città che vada in discontinuità con il precedente perché dobbiamo rompere questo sistema di potere”.

Dino Preziosi  rimanda le critiche al mittente: “ Siamo in campo per rompere un sistema di potere e non per avere posti, vogliamo solo che si tengano nel dovuto conto le nostre priorità programmatiche. Di fronte a noi c'è un'occasione storica: l'obiettivo finale è il bene della città”. E dopo le schermaglie del primo turno tra i vari candidati sindaco, ora nel nome dell’antisistema si ritrovano tutti insieme.

Chi mantiene una posizione equidistante da subito è la candidata sindaco di Si può Nadia Arace: “Né con Pizza, né con Ciampi. Lasciamo libertà di scelta agli elettori. Noi saremo nei banchi di opposizione, sia che vinca il Centrosinistra, sia che vinca il Movimento 5Stelle. La nostra proposta elettorale, i nostri temi e la nostra visione della politica è antitetica alle due opzioni ancora in campo”.

Sullo sfondo una certezza: se vince Pizza ci sarà una maggioranza forte con i suoi 20 consiglieri. Diversamente con la vittoria del Movimento 5 Stelle e di Vincenzo Ciampi ci sarà il caos istituzionale, poiché in consiglio comunale il centrosinistra avrà comunque 18 consiglieri (la maggioranza) e l’anatra zoppa Ciampi dovrà trovarsi i numeri non solo con i consiglieri delle altre liste di opposizione, ma sfondare tra la stessa maggioranza e sottrarre consiglieri per tentare un miracoloso governo “di salute pubblica”. Un gioco difficile ma ormai in politica tutto può accadere.

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