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Elezioni, Santoro: "Cipriano maggiordomo di Galasso, Festa manovrato dai costruttori"

Il candidato di Si Può attacca la sua stessa parte politica, presentatasi alle urne in tre tronconi

Centrosinistra in tre. Amalio Santoro, candidato a sindaco per Si Può apre in piazza Dante, nel salotto buono della città, la sua campagna elettorale esordendo così: “E’ un atto di responsabilità della città per un progetto ed un pensiero viventi. Questa è una città rinunciataria, un' amministrazione non deve limitarsi a governare l'esistente. In questi ultimi anni non c'è stato un settore senza un tratto di opacità. Su tutto c'è sempre l'ombra dell'affare o del malaffare mandando in esilio l'idea di bene comune. Noi però non ammainiamo la bandiera della legalità".

Al centrosinistra che si presenta diviso in tre le maggiori critiche: "Di fronte abbiamo delle ammucchiate inguardabili. Due pezzi della stella mela marcia che ha avvelenato la città in questi anni”. Il candidato sindaco Santoro non è tenero con Cipriano:  "Sento parlare di cambiamento un tal Cipriano, il maggiordomo di Galasso che discettava di rinnovamento mentre occupava posizioni di potere. E' stritolato da altre compagini. C'è una lista singolare a suo sostegno composta dai residui del demitismo senza pensiero”.

Il  Partito Democratico viene definita "una combriccola, una bettola di periferia che si è ridotta ad avere sotto il simbolo di De Gasperi, Enze, Poppa e Iacovacci. Si affidano a questo nuovo padre spirituale, il senatore Nicola Mancino che per anni mi ha parlato male del Pd".

Atto 2 la coalizione di Gianluca Festa sempre di chiara ispirazione di centrosinistra. “Noi non abbiamo risorse, poteri e supporti economici, ma la forza liberatrice della parola. Ed invece non so bene queste persone cosa facciano, ma da mesi ci inondano di manifesti. Festa si commenta da solo, un viso inutilmente ridente. Il problema non è lui ma chi c'è dietro, chi lo finanzia, chi ha interessi a manovrare queste maschere inutili. Ci sono i costruttori di sempre, quelli che pregano Dio per essere sempre dove si può prendere qualcosa. Se questa è la deriva inarrestabile a cui è destinata la città vi chiedo un atto di responsabilità".

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