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De Luca-Festa, guerra senza senso: la città ha bisogno di istituzioni non di politicanti

Volano stracci, soprattutto dopo le scelte elettorali delle ultime amministrative

Non si placa l'ira funesta del sindaco Gianluca Festa dopo le parole che gli ha rivolto il governatore De Luca, mentre aspettavano al Gesualdo il Premier Giuseppe Conte. Quel "Tieni i piedi per terra. Non dire troppe stronzate" è diventato virale in poche ore, tanto che il primo cittadino (dopo aver risposto ai cronisti presenti) ha sentito l'esigenza di replicare anche via social.

"Avellino si sta rialzando e sta tornando protagonista. Da parte mia non mancherà mai la collaborazione istituzionale a nessun livello. Ma esigo rispetto e toni adeguati per la città e la comunità che orgogliosamente rappresento: la dignità degli avellinesi prima di tutto", scrive Festa.

"Parlo a nome della città - spiega - dopo la maldestra e volgare sortita di stamattina del Governatore De Luca, probabilmente ispirata dal nervosismo che lo pervade poiché vede la sua conferma fortemente a rischio. Non rinunceremo mai ai nostri sogni ed alle nostre ambizioni ed aspirazioni. Non abbasseremo mai la testa dinanzi ad alcuno e non consentiremo a nessuno di offenderci"

"Noi siamo Avellino - conclude - siamo sempre stati abituati a conquistare i successi e gli obiettivi grazie al nostro lavoro ed ai nostri sacrifici. E non siamo mai stati, e mai saremo, secondi a nessuno. Andiamo avanti senza esitazione e senza timore. Avellino Capoluogo ed Enjoy City".

Il post del primo cittadino si chiude con un "Siete d’accordo con me?". Una ricerca di consenso social che sembra più un segnale mandato agli avversari politici che altro. L'intervento (infelice, senza ombra di dubbio) del governatore è stato infatti rilanciato dal capogruppo PD Ettore Iacovacci che, senpre via social, ha rimarcato sarcasticamente "tutta la stima che il GRANDE governatore ha per il sindaco Festa".

Volano ancora stracci, quindi, tra Regione e Comune, o almeno nella persona dei propri rappresentanti, o meglio ancora tra Festa ed espinenti PD. Una "guerra" che ha sicuramente un fondamento politico: da un lato c'è Festa che poco ha digerito l'essere scaricato dal PD, ma che dopo la vittoria delle elezioni non perde occasione per togliersi i sassolini dalle scarpe; dall'altro c'è il governatore che non è abituato a perdere, ma che ha subito un duro colpo con la sconfitta del "suo" Cipriano, scelto come candidato PD alle comunali. A questo punto una domanda sorge spontanea. Ma i due contendenti (non si capisce di quale disputa, poi) sono consapevoli di essere due istituzioni e non solo due politici? Sono consapevoli che, in misura diversa, hanno una grande responsabilità nei confronti di Avellino e dei suoi cittadini? A tratti sembra di "no", ma la speranza è senpre l'ultima a morire.

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