De Conciliis: "Non intendo vaccinarmi, non offro il mio corpo a sperimentazioni"
Il politico, riferimento della destra avellinese, si schiera tra i non favorevoli al vaccino contro il Covid-19
"In franchezza io non intendo vaccinarmi. Per carità, eh... semplicemente non ho voglia di offrire il mio corpo alla sperimentazione, perchè di questo si tratta".
A parlare è Ettore de Conciliis, punto di riferimento della destra avellinese. Il politico esprime i suoi dubbi sull'efficacia del vaccino
"Non mi fido. Non voglio vaccinarmi perchè non esiste letteratura clinica di lungo periodo su questo vaccino e quindi altro non sarei che una "cavia". Ma specialmente non voglio vaccinarmi perchè chi dovrebbe vigilare su questa campagna vaccinale, la sua diffusione, la sua efficacia e gli eventuali effetti collaterali è questo Governo che non ne ha azzeccata una, portando l'Italia al primo posto della classifica mondiale di letalità ogni 100.000 abitanti".
Troppe incertezze secondo De Conciliis, dovute a suo avviso sia all'incompetenza del Governo: "se contassimo le fesserie, gli errori, gli sprechi, le assurdità prodotte da Governo e Istituzioni mediche ci potremmo fare un libro - dice", ma anche alle perplessità dell'AIFA.
"È un crogiuolo di "non sappiamo", "non abbiamo ancora dati", "è necessario più tempo", "potrebbe", eccetera.
Giustamente l'Agenzia Italiana del Farmaco è molto prudente e sostanzialmente si esprime in maniera molto abbottonata su effetti e conseguenze di un vaccino di cui, oggettivamente, non c'è e non ci può essere ancora una compiuta e vasta letteratura scientifica e clinica. Quindi neanche Aifa sa, di preciso di che si tratta. Io , però, dovrei firmare il "consenso informato" prima della inoculazione, al fine di esonerare da ogni responsabilità il produttore, il distributore, gli organismi nazionali ed europei di vigilanza, il servizio sanitario nazionale e il singolo dottore che mi farà la punturina".