Foti c'è, mancano i consiglieri: chi bara sulla pelle degli avellinesi?
La seduta del consiglio comunale in prima convocazione è andata deserta. Fuori splende il sole e fa caldo, nel Palazzo del potere l'aria si fa sempre più pesante
Paolo Foti, sindaco di Avellino è ormai solo. La seduta del consiglio comunale in prima convocazione è andata deserta. Fuori splende il sole e fa caldo, nel Palazzo del potere l'aria si fa sempre più pesante. Le trattative politiche, i veti incrociati nel Partito Democratico che regge la maggioranza vengono sempre più a galla. Ma di Avellino, del suo sviluppo, delle prospettive?Neanche a parlarne. "Se la maggioranza ha deciso di porre fine all'esperienza amministrativa lo dica con chiarezza con un atto ufficiale in aula" Paolo Foti sfida ancora. I consiglieri raccoglieranno oppure per restare sulla poltrona faranno finta di non sentire? Intanto si gioca sulla pelle degli avellinesi.
Si veste da sergente Foti: "mi aspetterei che bilancio consuntivo, bilancio di previsione e dup vengano approvati in seconda convocazione, ovviamente con un numero ridotto rispetto al regolamento del consiglio che in prima convocazione prevede una maggioranza qualificata.
Il problema è semplice: nel momento in cui venerdì e sabato verificherò che non c'è fiducia nei confronti dell'amministrazione, ne trarrò le conseguenze e su questo non vi è alcun minimo dubbio. Vorrei però che i cittadini sapessero che c'è una parte del consiglio che vuole far finire quest'esperienza amministrativa".
Come andrà a finire? Nel weekend ci saranno le risposte.