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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica

Draghi: "Violenza 'no vax' vigliacca, orientamento è estendere il green pass"

Conferenza stampa nel pomeriggio al termine del Consiglio dei Ministri. Tra i temi: scuola, lotta al Covid, economia e politica estera

"L'orientamento" del governo è quello di "estendere" l'utilizzo del green pass. Draghi, rispondendo a una domanda al termine della conferenza stampa indetta oggi per fare il punto sul lavoro del governo, ha detto che "la direzione è quella". Sui dettagli, "per decidere i vari passi e i settori che dovranno averlo prima, faremo una cabina unica di regia, come chiesto peraltro anche dal senatore Salvini", ha detto il premier. Il green pass è uno dei temi al centro del discorso del premier, accompagnato dai ministri Giovannini, Speranza, Bianchi e Gelmini, insieme all'andamento della campagna vaccinale, il ritorno a scuola in presenza, l'economica, i trasporti e la politica estera. 

"La campagna vaccinale procede spedita" ha esordito Draghi. Verso fine settembre sarà vaccinato l'80 per cento della popolazione e già oggi il 70 per cento è completamente vaccinato. Sono abbastanza fiducioso che raggiungeremo l'obiettivo dell'80% entro settembre", ha detto il premier. "Ribadisco l'invito a vaccinarsi, è un atto verso se stessi, di solidarietà verso gli altri e protezione di tutte le persone con cui si viene in contatto". Draghi ha espresso poi "solidarietà piena" a coloro che sono stati "oggetto di violenza e da parte dei cosiddetti 'no vax'". Il presidente del Consiglio ha puntato il dito contro quella che ha definito "una violenza particolarmente odiosa e vigliacca quando è fatta nei confronti di persone che fanno informazione sono in prima linea per combattere la pandemia". 

La scuola torna in presenza

Draghi ha poi ricordato "il grande entusiasmo dei giovani" per la campagna vaccinale. "L'adesione massiccia e la copertura estesa a livello nazionale ci permetterà di affrontare anche con certa tranquillità e minor incertezza la riapertura delle scuole", ha aggiunto Draghi. La scuola in presenza "è sempre stata la priorità di questo governo", ha ribadito. "A metà aprile decisi che bisogna ritornare in presenza, accompagnato dalle critiche di molti esperti. Beh, fu un successo, abbiamo dato un mese di più in scuola in presenza a tutte le studentesse e a tutti gli studenti italiani. Ora vogliamo continuare su quella strada", ha detto il presidente del Consiglio. Per quanto riguarda i vaccini tra il personale scolastico, "anche su quel fronte siamo pronti", ha detto Draghi sottolineando il fatto che il "91,5% ha fatto almeno una dose di vaccino e "l'applicazione del green pass mi pare stia andando bene". In generale, ha detto Draghi, "l'impressione è che la preparazione sia stata accurata e ben fatta e che il governo non ha 'passeggiato', come ha detto qualcuno".

"Ieri tutte le 8.500 scuole italiane hanno riaperto con il mandato di portare dal 13 settembre tutti gli studenti in sicurezza e in presenza", ha detto il ministro Bianchi, prendendo la parola dopo il premier. "Le regole" per il ritorno in presenza "sono quelle del Cts: mascherina, distanziamento e regole di igiene fondamentale", ha detto Bianchi, e "dove ci sono classi di vaccinati si possono togliere la mascherina e si può tornare a sorridere". 

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Draghi mette in guarda sull'economia: "La vera sfida sarà nei prossimi due trimestri dell'anno"

Per quanto riguarda l'economia, Draghi si è detto soddisfatto ma ha anche messo in guarda sul futuro. "La nostra economia continua a crescere, anche più delle aspettative e molto di più di quello che ci si sarebbe aspettato, basta vedere le cifre previste dal Mef nei documenti ufficiali a marzo di quest'anno. Anche questo ci dà incoraggiamento. Il mercato del lavoro va bene, ci sono circa mezzo milione di occupati in più e l'occupazione non mostra di cedimento". Ma, ha aggiunto poi Draghi, "è vero che le cifre sulla crescita sono alte come l'economia italiana non ne vedeva da decenni ma è anche vero che il nostro pil nel 2020 è caduto come non si vedeva da molti decenni. Nei grandi paesi sta avvenendo un grande rimbalzo, chi è caduto di più rimbalza di più – ha sottolineato il premier -  La vera sfida sarà nei prossimi due trimestri dell'anno prossimo, ossia riuscire a mantenere un tasso di crescita considerevolmente più elevato che c'era prima della pandemia. Lì si giudicherà veramente la capacità dell'economia italiana di trasformarsi  e divenire strutturalmente più solida.  

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