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Centrodestra compatto e unito verso le elezioni: "Si respira l'aria di vittoria"

I candidati senza la presenza dei propri leader nazionali riempiono a dismisura l'hotel de la Ville

Si respira di nuovo l’aria di centrodestra in Irpinia. La dimostrazione è la chiusura in pompa magna di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Noi con l’Italia che mettono a tacere le voci che erano uniti solo con l’intento di battere gli avversari. Così non è: l’hotel de la Ville si riempie a dismisura per ascoltare le parole dei candidati irpini. Quest’ultimi riescono nell’intento della kermesse unitaria e si ritrovano a parlare davanti ad una folta folla senza dover ricorrere a leader nazionali.

Il centrodestra dei tempi migliori. “È ovvio che dobbiamo aspettare il risultato del 4 marzo, ma al momento c'è una sola parte politica, cioè quella di centrodestra, che ha la quasi certezza di arrivare prima e raggiungere l'obiettivo di vincere queste elezioni, perché gli altri sono molto distanti”. E’ la fotografia esatta del momento che scatta  Cosimo Sibilia, capolista di Forza Italia nel collegio plurinominale Avellino – Benevento.

Il senatore, dopo due legislature, si ritrova candidato alla Camera. “Perlomeno per me e per i candidati di Forza Italia e del centrodestra, è stata una campagna elettorale fatta comune per comune, sul territorio, rapportandosi con la gente”. Rimarca sul concetto del voto utile per dare un governo all’Italia e per non farla finire nel baratro della ingovernabilità, il candidato all’uninominale Pietro Foglia per il collegio di Avellino – Bassa Irpinia: “Parlate con i vicini, i parenti, i colleghi e cercate di capire perché non vogliono votare. Dobbiamo dare certezze, queste possono venire solo con un voto al centrodestra avanti non solo nei sondaggi ma anche nei cuori degli italiani”.

L’ex presidente del Consiglio regionale, recordman di preferenze in ogni elezione, spiega: “Non possiamo affidare la politica a venditori di provolone e organizzatori di tornei di poker, perché la politica non è un'avventura, è una cosa seria che riguarda i cittadini e lo sviluppo”. Il Movimento 5 stelle che cavalca la protesta ma che poi non fa seguire una proposta è il bersaglio adatto: “Ci vuole una faccia tosta ad accusare, quando ci conosciamo tutti e sappiamo che mestiere faceva prima di avere il piacere di essere eletto e prendere uno stipendio di circa 14mila euro. Anche se una parte la versa in un fondo, il resto se lo tiene. Il Movimento 5 Stelle è il partito del nulla capeggiato da un giovane che ignora la geografia e confonde il Cile con il Venezuela, uno sterminatore di congiuntivi che oggi si è rivelato anche un incolto costituzionale, presentandosi dal presidente della Repubblica con una lista di ministri, quando la Costituzione prevede che sia il Capo dello Stato a conferire l’incarico di formare il governo e che i ministri si decidano di conseguenza. Ma possiamo immaginare che possa sedersi al posto di De Gasperi, Moro, Andreotti, Craxi, Spadolini? È una bestemmia”.

Anche il presidente della Provincia Domenico Gambacorta, introducendo la serata, si dice convinto che “il centrodestra ha un leader forte e un programma valido che deve farci uscire dalla grande crisi con tutti i sacrifici che tutte le famiglie hanno fatto, per mancanza di investimenti".

Alfonsina Cornacchia, candidata di Noi con l’Italia sottolinea che “il popolo ha bisogno di votare perché dal 2011 non c'è un governo scelto dai cittadini. E se è vero che i Cinque Stelle li troviamo ovunque, dobbiamo far comprendere che non c’è bisogno di distruggere, ma si deve valorizzare quello che abbiamo”.

Fa il resoconto del suo viaggio elettorale in Irpinia, Pino Galati, candidato all’uninominale al Senato: “Mi sento appartenere a un sud che vuole emergere con forza. Abbiamo percorso oltre 9mila km e tenuto 182 incontri con le persone, che chiedono di riprendersi il futuro per loro e per le nuove generazioni. Noi intendiamo lavorare per la sicurezza, contro la criminalità organizzata e contro l’immigrazione clandestina, intervenendo nei Paesi africani come aveva fatto Berlusconi".

Alessia Castiglione per Fratelli d'Italia aggiunge: “l’importante è conquistare il consenso, più che chiedere il voto, come ho fatto io in questa campagna”.

Le parole più ficcanti sono di Carmela Grasso, che se la deve vedere con la “storia” politica dell’Irpinia: la dinastia De Mita nel collegio dell’Alta Irpinia – Ariano. “I miei avversari sono il M5S, che direi è un'aggregazione, senza proposte ma con la sola voglia di raccogliere la rabbia dei cittadini, e l'altro pesa quanto un macigno, De Mita nipote ma direi De Mita zio. Non ne possiamo più dopo oltre 60 anni di politica clientelare, ma pur raccogliendo la rabbia della gente chiediamo un voto che è un voto di libertà per riappropriarci del nostro territorio”.

Passionale come sempre l’intervento di Ettore De Conciliis candidato per la Lega: “Chiudiamo una bella cavalcata elettorale e credo possa venir fuori una grande voglia di libertà e di partecipazione capace di incanalarsi nella capacità di governare, dopo quattro governi di centrosinistra colpevoli di aver portato questo Paese alla miseria”. 

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