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Cattiva gestione del centro di accoglienza a Serino: il Tribunale dà ragione al consigliere Rocco

La vicenda è stata sollevata dall'ex assessore

Il Tribunale di Avellino, con l’ordinanza del GIP Paolo Cassano, mette un punto fermo sulla vicenda denunciata a suo tempo dall’ex Assessore comunale Marcello Rocco ed il giornalista Enzo Costanza. "Questa vicenda - commenta Rocco - dimostra che la Giustizia ha i suoi tempi ma poi fa il suo corso. Un pubblico ringraziamento sento di farlo al giornalista Enzo Costanza che con coraggio, a differenza di altri, mi ha dato modo di documentare, con prove incontrovertibili, quanto poi denunciato alla Procura della Repubblica e segnalato per iscritto all’allora Ministro dell’Interno Matteo Salvini e al Sottosegretario dell’Interno Carlo Sibilia i quali, almeno a me, non hanno mai dato risposta. Una battaglia all'insegna dei principi di umanità, giustizia, legalità e trasparenza che sono fiero d'aver vinto nonostante le pressioni e le intimidazioni ricevute!".

“ORDINANZA DI ARCHIVIAZIONE"

Il giudice per le indagini preliminari

…premesso che la denunciante (sig.a Teresa Pascale ndr), legale rappresentante di una società che gestisce un centro di accoglienza per immigrati nel Comune di Serino, lamenta di essere stata diffamata dal servizio giornalistico mandato in onda dalla testata Irpinianews e pubblicato sulla propria pagina web da Rocco Marcello, assessore del Comune di Serino;

che, in particolare, si duole dell’abusivo accesso da parte del giornalista Costanza, del suo cameramen e dell’assessore Rocco Marcello alla struttura da lei gestita nonché della strumentalizzazione delle dichiarazioni raccolte dai richiedenti asilo e delle riprese effettuate presso il centro di accoglienza;

rilevato che alla messa in onda del servizio seguivano controlli da parte delle autorità competenti dai quali emergevano alcune delle carenze igienico-sanitarie immortalate dalla contestata ripresa, tanto che il centro fu diffidato a rimuovere le suddette precarietà pena la risoluzione del contratto;

ritenuto che, quanto alla diffamazione, la notizia di reato è infondata atteso che il reportage de quo ha riguardato un fatto di significativo interesse pubblico, testimoniando, mediante le riprese dei luoghi e le interviste degli ospiti, le condizioni di vita all’interno della struttura;

che, inoltre, quanto rappresentato in merito  alla qualità del servizio offerto ha trovato conferma nella successiva ispezione del personale prefettizio…

che parimenti insussistente è il reato di violazione di domicilio atteso che l’accesso alla struttura è avvenuto con il consenso degli immigrati ivi ospitati…

P.Q.M.

Visti gli artt. 409 e 411 c.p.p. e 125 disp. att. c.p.p.,

dispone l’archiviazione del procedimento ed ordina la restituzione degli atti al pubblico ministero in sede.

Manda alla cancelleria per gli adempimenti di competenza.

Depositato in cancelleria il 27 febbraio 2020

  Il giudice per le indagini preliminari

   Paolo Cassano”

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