Atripalda, maggioranza: "False e comiche le voci di sfiducia al sindaco Spagnuolo"
I consiglieri comunali dei gruppi consiliari Scegliamo Atripalda e PD smontano le tesi sulla possibile sfiducia al primo cittadino
"Falso e comico: solo così può essere definito l’articolo pubblicato da Impresa Diretta secondo cui il Sindaco sarebbe stato sfiduciato dalla sua maggioranza".
Così in una nota i consiglieri comunali dei gruppi consiliari
Scegliamo Atripalda e PD in merito ai 'rumors' sulla sfiducia al sindaco Spagnuolo.
"FALSO perché non una parola scritta ha il benché minimo fondo di verità, C OMICO perché, se non fosse grave la mistificazione ignobile di importanti questioni cittadine, può solo suscitare ilarità.
Nella riunione tenutasi nella serata del 18 gennaio (unica cosa vera scritta) i consiglieri comunali, tutti presenti, hanno discusso delle prossime amministrative confermando al Sindaco ing. Giuseppe Spagnuolo l’apprezzamento per l’ottimo lavoro fin qui svolto rinnovandogli l’invito a mettere in insieme, partendo dall’attuale maggioranza, la compagine migliore per il prossimo appuntamento elettorale.
L’attività amministrativa non si ferma ed i tentativi strumentali che narrano di rese dei conti e duelli rusticani, non scalfiscono minimamente un’amministrazione che arriva a fine mandato senza aver avuto defezioni, un solo giorno di crisi o la necessità di rimpasti vari. Questo è un fatto indiscutibile.
Come indiscutibile è l’enorme passo avanti fatto da una Città che, in un quinquennio, è passata dal possibile dissesto all’ultimo bilancio chiuso con un importante attivo , grazie al lavoro di una squadra che, malgrado un lungo periodo che ancora dura funestato da una pandemia che ha portato lutti e difficoltà, ha creato le premesse concrete perché i prossimi cinque anni siano di grande crescita per Atripalda.
I meriti vanno distribuiti a tutti coloro i quali hanno lavorato per il raggiungimento di questi importanti risultati e, soprattutto, alla guida saggia e competente del Sindaco ing. Giuseppe Spagnuolo. Al tro che sfiducia".