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Sabato, 20 Aprile 2024
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CIS "Acqua Bene Comune", c'è il progetto da 400 milioni per la riqualificazione del sistema idrico e fognario

Buonopane: "La Provincia recupera un ruolo importante in termini di cabina di regia e di coordinamento. Ci auguriamo che la realizzazione di un Contratto Istituzionale di Sviluppo possa avere il giusto riconoscimento da parte del Ministero"

Riqualificazione delle reti idriche. Scade oggi, 10 ottobre 2022, il termine per la presentazione delle richieste di finanziamento nell'ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo “Acqua Bene Comune”, sottoscritto dal ministro Mara Carfagna lo scorso 21 luglio. Anche in provincia di Avellino si è deciso di aderire all'iniziativa del Ministero per il Sud e questa mattina, a Palazzo Caracciolo, è stata presentata la progettazione che potrebbe segnare una svolta per il miglioramento della rete infrastrutturale idrica e fognaria in Irpinia. Un passo importante verso una gestione moderna del ciclo integrato delle acque basata sui criteri di efficienza, economicità e sostenibilità ambientale che mira a superare, se non ridurre, i disagi dovuti ad un sistema ormai malandato. Allo scadere della presentazione dei progetto, inizierà il lavoro di istruttoria. Dopodiché, il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, di concerto con le Regioni interessate, completerà le valutazioni di merito per arrivare, infine, alla sottoscrizione del CIS prevista per l'1 dicembre 2022.

CIS "Acqua Bene Comune", c'è il progetto da 400 milioni per la riqualificazione del sistema idrico e fognario (Foto di Vinicio Marchetti)

Un progetto da 400 milioni di euro: "Ci auguriamo il giusto riconoscimento dal Ministero"

"Un'iniziativa importante in cui abbiamo creduto anticipando anche i tempi perchè, quando siamo partiti con l'idea di mettere insieme il territorio provinciale in termini di progettazione legata alla risorsa idrica, la Provincia non aveva ancora un ruolo secondo le linee dell'avviso del Ministero per il Sud e la Coesione territoriale" afferma il presidente Rizieri Buonopane.

"C'è stata riconosciuta in corso d'opera la possibilità di essere capofila e qualche giorno fa abbiamo ricevuto la notizia che potremmo essere anche soggetto attuatore. Abbiamo un parco progetti di 397 milioni di euro che coinvolge tutti i comuni sulla risorsa idrica, in termini generali, poi declinata in potabilizzazione, adduzione, fognature, depurazione, condotte idriche. Abbiamo fatto nostro anche la progettazione dell'Alto Calore, per 47 milioni: una risposta importante e concreta in un momento delicato come questo che stiamo vivendo per quanto riguarda la risorsa idrica e la vicenda Alto Calore. La Provincia recupera un ruolo importante in termini di cabina di regia e di coordinamento. Ci auguriamo che la realizzazione di un contratto istituzionale di sviluppo possa avere il giusto riconoscimento da parte del Ministero. Speriamo che così si possa recuperare, almeno in parte, questo gap infrastrutturale che incide enormemente sul tema dell'acqua". 

"Salvare l'Alto Calore per preservare la gestione pubblica dell'acqua"

Per quanto riguarda il destino dell'Alto Calore e della gestione della risorsa idrica, Buonopane continua a non avere dubbi e ribadisce la sua posizione: "Salvare l'Alto Calore non significa salvare una gestione di parte piuttosto che assicurare qualche portona. L'Alto Calore vive un momento delicatissimo, a giorni si deciderà definitivamente il suo futuro". Infine, l'appello alle forze politiche e agli amministratori: "Dobbiamo andare in un'unica direzione: salvare l'Alto Calore nella misura in cui vogliamo garantire la gestione pubblica dell'acqua. L'alternativa sarebbe un mancato affidamento, il fallimento dell'Alto Calore e una gara che si aprirà, evidentemente, anche al privato".

Le tipologie di interventi finanziati dal Ministero per il Sud e la Coesione territoriale

Nell'ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo "Acqua Bene Comune", i progetti devono essere coerenti con gli obiettivi previsti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027, nell'area tematica "Ambiente e risorse naturali". Nuovi invasi e manutenzione straordinaria di quelli esistenti al fine di aumentare la capacità di accumulo e stoccaggio della risorsa idrica; potabilizzazione; interventi di potenziamento, manutenzione straordinaria e sostituzione degli schemi idrici e delle reti idriche urbane con l'obiettivo di migliorare il servizio e ridurre le perdite di rete; interventi di estensione o ammodernamento delle reti fognanti; costruzione e potenziamento di impianti di trattamento dei reflui; reti di monitoraggio delle infrastrutture idriche e degli acquiferi e delle sorgenti. Sono questi, riassumendo, le azioni strategiche soggette a finanziamento.

Il CIS "Acqua Bene Comune" agisce in complemetarietà con gli interventi del PNRR riguardanti infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico; la riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti; la resilienza dell'agro-sistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche; fognatura e depurazione; isole verdi.

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