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Comunità energetiche in Campania: "La rivoluzione green parte dai piccoli comuni"

Il resoconto del convegno all'Ex Carcere Borbonico, rientrante nel progetto "Famiglie nel sole" promosso da Obiettivo Famiglia Federcasalinghe

Incoraggiare la creazione di comunità energetiche basate su fonti di energia rinnovabile, sfruttando i diversi incentivi a disposizione. È questo l'obiettivo principale del convegno tenutosi presso la Sala Blu del Complesso Monumentale dell'Ex Carcere Borbonico, dal titolo "Comunità energetiche: il ruolo strategico dei piccoli comuni della Campania", nell'ambito del progetto "Famiglie nel sole" avviato da Obiettivo Famiglia Federcasalinghe e dal suo presidente provinciale Gerarda Grippo.

Ciarambino: "Nei piccoli comuni si è già comunità. Il cittadino è produttore, oltre che consumatore di energia"

Ospite di eccezione, all'incontro odierno, il Vicepresidente del Consiglio Regionale della Campania, Valeria Ciarambino, che ha sottolineato l'importanza della transizione energetica nei piccoli comuni: "Parlare, oggi, di comunità energetiche significa proporre un modello di transizione che parta dal basso e che non si limiti semplicemente a cambiare la fonte di approvvigionamento passando alle rinnovabili, ma che intenda creare anche un nuovo modello culturale, coinvolgendo la cittadinanza, le associazioni di categoria e gli imprenditori del territorio in una rivoluzione green. È un modello in cui il cittadino diventa produttore, oltre che consumatore di energia, ed è quindi consapevole anche del corretto utilizzo dell'energia stessa. Tutto ciò si sposa benissimo con i comuni al di sotto dei 5mila abitanti, quelli a cui si rivolge il PNRR che stanzia 2 miliardi e 200 milioni di euro per questa misura. Nei piccoli comuni si è già una comunità, per cui impiantare questo modello è reso agevole dal tessuto sociale".

E, a proposito di misure economiche, la Ciarambino pone la necessità di sfruttare fondi per l'installazione di fonti rinnovabili in una dimensione comunitaria: "Da questo punto di vista, le comunità energetiche nascono con un triplice obiettivo: in primis, l'abbattimento della povertà energetica; la riduzione delle emissioni fossili che, con la crisi energetica internazionale, diventa un tema saliente, perché si sta tornando al carbone; infine, la sicurezza nazionale. Oggi dipendiamo per il 35% dalle forniture di gas della Russia. È di queste ore la dichiarazione che il governo russo ridurrà di un terzo le forniture. Siamo, quindi, in una vera e propria emergenza nazionale e geopolitica".

Una transizione che, in un momento delicato per l'intero settore, diventa una vera e propria sfida a livello regionale e, soprattutto, nelle aree interne: "Il tema della povertà energetica sta diventando una vera e propria emergenza sociale. Fino a poco fa, non se ne parlava. Oggi, abbiamo bollette e costi dell'energia raddoppiati per le famiglie. In Italia, si parla di 2,2 milioni di famiglie in povertà energetica, con una media dell'8,5%. Al Sud siamo tra il 13 e il 22%, con la Campania che ha il più alto tasso di povertà energetica. È evidente, dunque, che poter abbattere i costi delle bollette per le famiglie diventa un contributo fondamentale alla sopravvivenza delle famiglie stesse e allo sviluppo di una comunità".

Comunità energetiche in Campania: "La rivoluzione green parte dai piccoli comuni"

Oliviero: "L'unione fa la forza, oggi lo è più che mai. Abbiamo un'opportunità da non perdere"

Tra le comunità irpine più virtuose, in tema di transizione energetica, spicca sicuramente quella di Torrioni. "In qualità di amministrazione comunale, fin dal 2019, anno del nostro insediamento, abbiamo dato molta importanza a questo tema" afferma il sindaco Annamaria Oliviero. "Lo abbiamo fatto su diversi fronti, mettendo in funzione la compostiera di comunità con la quale, oggi, gestiamo in autonomia i rifiuti organici, e partecipando a un progetto per le bici elettriche, prevedendo anche escursioni e visite guidate all'interno del territorio. Poi, l'incontro con Federica Rossi Gasparrini (Presidente Nazionale Obiettivo Famiglia Federcasalinghe, ndr) mi ha fatto innamorare letteralmente di questo nuovo progetto incentrato sulle comunità energetiche. Oggi, viviamo un momento molto difficile dal punto di vista energetico e pensare che un comune possa produrre autonomamente l'energia che può essere messa a disposizione della comunità o, addirittura, di altri comuni, è un discorso molto interessante che approfondiremo e un'opportunità che non vogliamo assolutamente perdere".

Nasce, pertanto, l'esigenza di costituire reti tra comuni, associazioni e realtà del settore. "Si dice che l'unione fa la forza. Oggi, lo è più che mai. Se noi piccoli comuni vogliamo sopravvivere dobbiamo cooperare insieme, altrimenti non si va da nessuna parte" conclude il primo cittadino.

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