Visioni, mercoledì al Partenio "Drive My Car" di Hamaguchi

Non solo grande cinema, ma l’umanità al massimo del suo splendore. La rassegna Visioni torna stasera (Orari: 18,00 – 21,00, Cinema Partenio Avellino) con "Drive My Car" di Hamaguchi. 

Sinossi 

Il titolo del film DRIVE MY CAR è preso da un racconto di MURAKAMI HARUKI, il grande romanziere giapponese. Da qui Il regista Ryusuke Hamaguchi parte, per andare più in profondità, facendo ricorso ad un un testo teatrale famoso " Lo zio Vanja" di Cechov che il protagonista di Drive My Car, Kafuku, un famoso attore e regista deve rappresentare a Hiroshima.

Affacciati sulla baia della città ferita dalla Storia, Kafuku e la sua autista Watari, si riconoscono come figli di una stessa sofferenza, legati insieme senza volerlo. Hiroshima è ancora e sempre e, tanto più oggi, il luogo del dolore collettivo della Storia che si riverbera nel dolore individuale di chi è costretto a camminarci dentro.

La Saab rossa diventa metafora della vita, del lutto come cicatrice e del teatro come catarsi. A memoria, è difficile trovare un’opera (cinematografica, letteraria, teatrale) che sappia affrontare il dolore e la sua elaborazione con la stessa delicatezza ed efficacia. Hamaguchi non offre soluzioni, così come non offre palliativi al dolore degli sconfitti, Cechov in " Lo zio Vanja", ma reclama con forza il diritto ad esistere di chi si sente segnato dalla sofferenza. Una esperienza forte, profonda, perché riguarda l’impegno di tutti a vivere la vita.