Visite guidate e specialità locali alla Sagra della Castagna di Summonte
Una giornata interamente dedicata alla cultura paesaggistica e culturale di uno dei comuni più caratteristici dell' Irpinia. Questo l'obiettivo della Sagra della Castagna di Summonte, giunta alla sua XXXV edizione. Una tradizione che affonda le sue radici nel lontano 1982 e che ora come allora si prefigge di far conoscere e valorizzare i prodotti del territorio con una proposta competitiva e di qualità.
La sagra infatti festeggia la buona castagna bionda summontese, tipica della fascia del Partenio, sia per il colore rossiccio chiaro che per le rare proprietà organolettiche di cui è dotata. Domenica 15 ottobre sarà possibile assaggiarla in tante e golose versioni (che troverete nel dettaglio di seguito), inoltre potrete approfondire la storia del Borgo antico attraverso visite guidate fino al castello e la sua torre che dominano imponenti la valle. E poi la sera, per chi si fosse perso il pranzo conviviale ancora musica e balli, il tutto condito da specialità gastronomiche e un buon bicchieredi vino.
STORIA
La prima Sagra della Castagna si tenne nell’anno 1982 per iniziativa di alcuni giovani Summontesi, spinti da quel desiderio di rinascita che pervase tutta l’Irpinia nel periodo successivo al terremoto del 23/11/1980.
Si sentiva l’esigenza di costruire qualcosa che accomunasse e unisse per ritrovare le radici del passato, che il terremoto in un certo modo aveva portato via. Con questo spirito si diedero vita a varie iniziative, tra queste la rappresentazione della “Canzone di Zeza”, antichissima farsa carnevalesca che aveva le sue origini nella commedia dell’arte ed ancora più a ritroso nelle atellane.
Sull’onda del successo avuto con la “Zeza” (che annoverava anche una rappresentazione ai Fori Imperiali in Roma), si organizzò la Sagra della Castagna, sia per esaltare un frutto, che aveva costituito per secoli una fonte di sostentamento per i Summontesi, e sia per far conoscere l’amenità di Summonte.
Il successo ottenuto con la prima Sagra fu di stimolo per continuare e migliorare ciò che era nato quasi per caso, senza’alcuna esperienza nel campo ed in modo del tutto spontaneo.
Nel corso degli anni con l’esperienza via via acquisita la Sagra è stata sempre più perfezionata ed il continuo successo di pubblico ha contribuito a quell’evoluzione fondata sui cardini iniziali. Ora la Sagra è nel suo genere tra quelle che richiamano più visitatori, tanto d’aver superato i confini regionali e di essere dai più definita la “Regina delle Sagre”.
L’auspicio e che la sagra continui ad essere svolta con lo steso spirito grazie al quale nacque.
MENÙ
---PRIMI---
Fusilli sugo e carne macinata
o
Pasta e fagioli con castagne
---SECONDO---
Salsiccia con contorno
---DOLCE---
Dolcetto di castagne
Acqua
PIATTI FUORI MENU
- “Rape e patane” (Rape e patate)
- “Patate, pepaine e carne 'e puorco” (Patate, peperoni e maiale)
- “Verza, sasicchie e patane” (Salsiccia con patate e verza)
- “A zuppa ra Selva” (Fagioli, farro, castagne, porcini)
- “Ovezzullo” (Pane bruschettato con uova, pacetta, e tartufo. Il tutto cotto a legna)
- “Sasicchie alla brace” (Salsicce alla brace)