Rassegna Danza Contemporanea 2019-2020 al Teatro 99 Posti: il programma completo
Tutto pronto per la "Rassegna Danza Contemporanea 2019-2020" al Teatro 99 Posti. Gli appuntamenti iniziano sabato 25 gennaio. L'abbonamento costa 30 euro; mentre le serate singole hanno un costo di 13 euro.
Danza contemporanea 25 Gennaio 2020
Ricerca sull'animalità perduta
Autori e Regia
- Antonella De Angelis – Concept regia e coreografia
Danzatori
- Delia De Ciuceis
- Nicol Cini
- Federica Farina
- Alessandra Lopresti
- Maria Mazzocca
- Sissi Menna
- Dolores Pagnotta
- Giulia Santoro
- Giada Trivelli
- Sara Vigilante
Sinossi
Sulle tracce del daimon, “di questo compagno segreto” e delle sue modalità di operare nella nostra vita…
A Seguire
Rota Temporis
Autori e Regia
- Tiziana Petrone – Coreografia e Regia
Danzatori
- Sara Vllahu
- Giulia De Maio
- Nancy Cardascia
- Antonia De Stefano
A Seguire
PARI INTERVALLO
Autori e Regia
- Claudio Malangone – Coreografia e Regia
- Giada Ruoppo – Drammaturgia
- Luigi Aruta e Antonio Formisano – Autori
- Francesco Ferrigno – Disegno Luci
- Adriana Cristiano – Assistente alla Coreografia
- Borderlinedanza – Costumi
- Maria Teresa Scarpa – Responsabile Organizzativo
- ASMED – Borderlinedanza – Coproduzione
Con il sostegno del MIBAC 2018, Regione Sardegna, Regione Campania
Danzatori
- Luigi Aruta
- Antonio Formisano
Sinossi
E’ il primo studio di un progetto il cui focus è il punto di vista dello spettatore, protagonista nella dialettica tra immagine e sguardo, dove la risultante va oltre il linguaggio, amplifica e modifica l’azione, dona forma poetica all’attenzione.
Si tratta di dare un’area espansa allo spettatore, un rovesciamento di senso e di ruolo, con il compito di ospite interno, dove il destino di uno collima col destino di molti, e quindi da intendersi assoggettato al destino del mondo (James Hillmann). Così l’immagine rimane dentro fin dopo il suo dissolvimento e nel corpo rappresentato si ritrova la sintesi della propria soggettività, come in uno specchio deformante dove ci si riconosce nel corpo dell’altro che altro non è che il riflesso di se’ nel proprio immaginario.
Il progetto nasce come sequel de Il Canto di Orfeo, nella visione letteraria di Cesare Pavese, L’inconsolabile, dai Dialoghi con Leucò (1947), per esprimere il dramma di Orfeo che ha ben compreso come la morte di Euridice rappresenti il definitivo concludersi di un’epoca. Riportarla in vita non ha alcun senso, perché quanto è perduto lo è per sempre. Per questo Orfeo scelse di voltarsi, quando già intravedeva il barlume del giorno. Spunto questo per una riflessione sull’amore al di là del genere.
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