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A Gesualdo rivive la Passione di Cristo, Petruzzo: "Un evento all'insegna dell'unità e dell'identità"

La rievocazione storico-religiosa si svolgerà il prossimo 7 aprile coinvolgendo associazioni, istituzioni e tutto il comune irpino

Il 7 aprile a Gesualdo si rivivrà l'atmosfera della Gerusalemme di 2mila anni fa attraverso una delle più spettacolari “Passioni di Cristo” della Campania. Una rievocazione storico-religiosa della crocifissione di Cristo che coinvolge 100 persone, tra figuranti e tecnici, e che ogni anno si arricchisce di nuovi e sempre più evoluti accorgimenti. Un successo che si deve anche all’impegno dell'intera comunità gesualdina.

A Gesualdo rivive la Passione di Cristo, Petruzzo: "Un evento all'insegna dell'unità e dell'identità" (Foto Vinicio Marchetti)

Petruzzo: "Un evento all'insegna dell'unità e dell'identità"

"Il ritorno della Passione di Cristo a Gesualdo combacia con il nuovo corso della Pro Loco - afferma il presidente della Pro Loco Luigi Petruzzo alla presentazione dell'evento, tenutasi questa mattina a Palazzo Caracciolo - all'insegna dell'unità e dell'identità perché sono coinvolte associazioni ed istituzioni ma soprattutto l'intero paese. Bambini, anziani ed adulti partecipano in massa: ad oggi, contiamo circa 70 partecipazioni e speriamo di oltrepassare le 100 persone. 

Sul sacrato del Cappellone in Piazza Umberto I si avvicenderanno le scene della cattura di Gesù, il processo e la sua flagellazione davanti a Ponzio Pilato. Una rappresentazione ad effetto non solo per l’interpretazione degli attori ma anche per i suggestivi allestimenti scenografici. Terminato il processo con la condanna di Gesù, partirà la Via Crucis. Il corteo si snoderà lungo la salita di Via Municipio, in una ricostruzione che coinvolge centurioni romani a cavallo e a piedi, popolani, sacerdoti del Sinedrio e soldati di Erode, nella rievocazione della Salita al Monte Calvario che culmina sui bastioni dell’imponente castello di Gesualdo. Come sottofondo le struggenti note dei Responsoria di Carlo Gesualdo, fuse con la potenza del suono delle chitarre rock, Gesù spira.

Padre Enzo Gaudio: "Una tradizione che recupera l'immagine del Cristo sofferente"

"Una tradizione che deve farci recuperare l'immagine del Cristo sofferente - dichiara Padre Enzo Gaudio, parroco di Gesualdo - mi piace pensare ad un uomo che ha sofferto tanto e che affronta la sofferenza per un motivo ben preciso, obbedire al padre".

"Quando un'iniziativa è fortemente sentita, la partecipazione della comunità si sviluppa automaticamente - afferma Domenico Forgione, sindaco di Gesualdo - nell'arco di questi mesi, Gesualdo sta diventato un centro di attività culturali ed eventi e questo sta rafforzando il senso di appartenenza. Mi auguro che il fatto di essere uno dei borghi più belli d'Italia possa essere un elemento attrattivo per i paesi limitrofi. Noi cercheremo di fare sempre meglio sviluppando un principio solidaristico e collaborativo e di migliorare l'organizzazione degli eventi" conclude.

"Cerchiamo di capire che ogni uomo, chi più e chi meno, ha una croce sulle spalle - dichiara Edgardo Pesiri, ex sindaco di Gesualdo - con questi eventi, cerchiamo di volgere lo sguardo verso i più deboli, valorizzare le nostre tradizioni, crescere in un concetto di altruismo e democrazia".

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