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Venerdì, 19 Aprile 2024
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L'omaggio del Cimarosa per la Fondazione dei Carabinieri è un successo

Gli studenti sono stati diretti dal Maestro Goldstein

Tre giovani e talentuosi studenti, accompagnati dall’Orchestra del Conservatorio di Musica «Domenico Cimarosa» di Avellino, sotto la guida del Maestro Carlo Goldstein, hanno dato prova del loro talento. Grandissimo successo per l'appuntamento che, questa sera, si è svolto presso l’auditorium «Vincenzo Vitale» dell’Università della Musica, con il concerto che l’Istituzione di alta cultura ha organizzato in occasione di un riconoscimento che il Comando provinciale di Avellino dell’Arma dei Carabinieri ha consegnato ad uno studente.

Sotto la direzione di Carlo Goldstein, apprezzato docente, uno dei più interessanti direttori in carriera della sua generazione - direttore ospite principale della Volksoper di Vienna dalla stagione 2022/23 - la compagine orchestrale del Conservatorio irpino ha proposto il Concerto in Do Maggiore per oboe, archi e cembalo, RV 447 di Antonio Vivaldi (1678-1741), oboe solista sarà Manuel Molinario.

A seguire è stato il momento del Concerto per marimba e orchestra n. 2 del compositore e percussionista Casey Cangelosi (1982-), soprannominato – per il suo stile compositivo e il suo virtuosismo all'avanguardia - «il Paganini delle percussioni». Interprete e solista alla marimba è stato Davide De Maio.

Dalle sonorità contemporanee si è passati all'Adagio per violoncello e orchestra Kol Nidrei opus 47, scritto da Max Bruch (1838-1920) nel 1881 su melodie ebraiche. L’esecuzione di questa breve ma intensa pagina, considerata una tra le più note e amate del repertorio per violoncello e orchestra, è stata affidata al violoncello di Valentino Milo.

L’Orchestra del Conservatorio «Cimarosa», diretta dal Maestro Goldstein, infine, ha chiuso la serata con tre delle Danze slave per orchestra op. 46 del compositore Antonín Leopold Dvořák (1841-1904): Furiant (Presto in Do Maggiore); Dumka (Allegretto scherzando in mi minore) e Polka (Poco Allegro in La bemolle Maggiore). Nate dalla ricerca sul folclore traggono una libera ispirazione dal mondo slavo e propongono una serie di ritmi popolari caratteristici di quell'area geografica.

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