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Mostre Rotondi

"Paesaggi in movimento", partirà da Rotondi il mese di mostre sui temi della tradizione e della contemporaneità

La Campania rilancia cultura e turismo con residenze creative che vedono coinvolti numerosi artisti

La Campania rilancia cultura e turismo riscoprendo e valorizzando luoghi che hanno tradizioni e valori che meritano nuove forme di narrazione: sabato 27 giugno prende il via a Rotondi (Av) il progetto Paesaggi in Movimento, un modello di rilettura del territorio e di mostre che sarà presentato e visibile dal 27 giugno al 26 luglio nel Fortore beneventano, nella Valle Caudina e in Costiera Sorrentina. La rassegna  è diretta da Ciro Delfino con la collaborazione curatoriale di Mario Laporta e Maria Savarese.

I dettagli dell'iniziativa

Tradizione, identità, sostenibilità e contemporaneità sono i temi principali del progetto Paesaggi in movimento, un modello di rilettura del territorio e di mostre che sarà presentato e visibile dal 27 giugno al 26 luglio nel Fortore beneventano, nella Valle Caudina e in Costiera Sorrentina. La seconda edizione della rassegna diretta da Ciro Delfino con la collaborazione curatoriale di Mario Laporta e Maria Savarese prova a mettere maggiormente a fuoco il concetto di residenza artistica e contemporaneamente mira al rilancio turistico di tre aree rurali che trovano nell’inseminazione culturale una nuova centralità.

Finanziato dalla Regione Campania con il supporto di Scabec Spa, e con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, il programma organizzato dal project manager Alessandra Magnacca punta alla riscoperta e a una nuova cartografia di luoghi considerati periferici o marginali da una Storia e da una nomenclatura centrate spesso solo sulle metropoli e sul patrimonio costiero.

Attraverso le arti visive e fotografiche Paesaggi in movimento prova a ripensare luoghi che hanno tradizioni e valori che meritano nuove forme di narrazione, valorizzando il territorio ed edifici che oggi trovano un’inedita destinazione d’uso grazie alla creatività.

L’edizione di quest’anno della rassegna è un piccolo tour di presentazioni, mostre, opere fotografiche e audiovisive o costruite sull’ibridazione dei media utilizzati, che partirà da Rotondi nell’area della Valle Caudina, si estenderà a Buonalbergo, nel Fortore, passando per Sarno dove trovano sede il Museo Didattico della Fotografia di Villa Lanzara, fino a Massa Lubrense – Punta della Campanella, nella Costiera Sorrentina, creando così un sistema territoriale regionale per la valorizzazione dei beni materiali, immateriali e paesaggistici attraverso la cultura contemporanea. La parte invisibile di questa avventura consiste nelle residenze che hanno permesso agli artisti invitati di conoscere i luoghi e le comunità locali. 

La restituzione di questo indispensabile itinerario di contaminazione comincerà sabato 27 giugno a Rotondi con la presentazione di La fotografia incontra i territori. Il curatore Mario Laporta ha raccolto giovani artiste emergenti coordinate da tutor di chiara fama per fondare e creare un archivio fotografico dei territori attraverso la loro valorizzazione e interpretazione. Le immagini prodotte durante le giornate di stage saranno raccolte in una grande mostra all’aperto, che verrà messa in esposizione sui muri e i cartelloni per affissione nei due paesi coinvolti dal progetto, insieme a videoproiezioni sulle facciate dei palazzi, realizzate con oltre 200 foto, molte di esse anche inedite, di noti autori nazionali ed internazionali.

Le artiste coinvolte in residenza sono Cristina Cusani, Manuela Ricci, Ilaria Sagaria, Valentina de Rosa, Claire Power, Serene Petricelli, seguite rispettivamente dai tutor Francesco Cito, Lucia Patalano, Pietro Masturzo, Gianni Fiorito, Shobha Battaglia e Angelo Turetta.

La presentazione dei loro lavori e quelli di altri importanti autori avverrà anche a Buonalbergo il 18 luglio.

Il secondo tempo di Paesaggi in Movimento, o meglio la seconda ‘mossa’ curata da Ciro Delfino, si terrà dal 4 al 25 luglio negli spazi di Villa Lanzara a Sarno (Sa). Qui Gianluca Carbone esporrà ConTEMPOraneamente, una partita a scacchi con il tempo creata da un’installazione formata da quattro grandi sculture in cartapesta, intese come frammenti e reperti archeologici. “La struttura degli scacchi si presta agevolmente alla rielaborazione dei miei personaggi – scrive Carbone - Sono, per chi li pratica, uno stile di vita, un’ossessione e diventano la rappresentazione morfologica dell’io profondo declinato sulla scacchiera stessa”.

Il terzo appuntamento è affidato a un trittico di artisti curati da Maria Savarese che dall’11 luglio esporranno nella Torre Fossa Lo Papa di Massa Lubrense a Punta della Campanella. La prima è Donatella Spaziani con La voce dei poeti: sugli alberi che conducono alla Torre l’artista collocherà altoparlanti nascosti in piccole sculture costruite come rifugi per gli uccelli, che verranno appese sugli alberi dislocati nel parco; ogni altoparlante riprodurrà la voce di un poeta campano contemporaneo, registrata in presa diretta.  La scelta dell’artista di intervenire nel giardino della Torre nasce dalla sua convinzione della necessità di avere una visione poetica della realtà. 

A Shōzō Shimamoto è invece dedicata la mostra di fotografie di Fabio Donato, un intervento artistico, pensato ad hoc per Paesaggi in movimento in collaborazione con l’Associazione Shōzō Shimamoto di Napoli. 

Saranno selezionate dal suo archivio e presentate per la prima volta al pubblico una serie di fotografie che racconteranno con la sua cifra stilistica e culturale, l’azione che il maestro, fondatore del movimento artistico Gutai, realizzò alla Torre nel 2008. Da spettatore complice, Donato ha realizzato alcuni scatti che fermano su carta l’attività di Shimamoto, un nuovo modo di operare mediante lanci di colore su tela avvalendosi o del proprio corpo o di strumenti singolari, come armi da fuoco, elicotteri e gru: qui l'arte diventa azione, happening, performance. 

Il progetto fotografico di Cesare Accetta per la Torre Fossa si intitola Memini ed è un’idea di racconto per una storia reale o immaginaria.

La torre e l’uliveto sono i luoghi; una figura femminile; il mare distante, ma non tanto; qualcuno che attraversa il campo e lascia una traccia. Il tema è il tempo, ma in quale accezione? Passato, presente o in divenire? Il titolo suggerisce l’idea del ricordo, ma le domande a cui dare risposta sono molteplici, come le riflessioni che confluiranno in un libro d’artista presentato in anteprima nella Torre di Punta della Campanella.

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