Mas Fest al Parco Santo Spirito
Torna il Mas Fest, Musica, Ambiente e Sociale per la città di Avellino, uno dei festival più importanti e longevi del panorama campano, organizzato dall’associazione culturale Koinè Art Lab e con il Patrocinio morale del Comune di Avellino, che quest’anno arriva alla XII edizione. E lo fa con un viaggio in musica che dalle sponde del Mediterraneo arriva fino alla splendida location di Parco Santo Spirito, declinato attraverso le sonorità di sette band fuori dall’ordinario.
Arrivano dal Burkina Faso e da Roma, da Firenze ed Oristano, da Milano e dalle sponde del Mediterraneo. Sono i musicisti che venerdì 24 e sabato 25 giugno animeranno il Parco Santo Spirito per la XII edizione del MasFest.
Venerdì 24 giugno si alterneranno sul palco gli avellinesi «The Exploders Duo». «Stregoni», il progetto di Johnny Mox e Above The Tree - realizzato grazie al contributo dei migranti dell’Associazione Comunità Accogliente e in partnership con l’Associazione Don Tonino Bello di Avellino - e «Baba Commandat & The Mandingo Band» dal Burkina Faso. Sabato 25 giugno si passeranno il testimone musicale tutte band italiane come Undisco Kidd da Oristano, La Batteria da Roma, Go!Zilla da Firenze e Go Dugong de Milano.
La XII edizione del Mas Fest, avrà come concept quello legato al tema tanto drammatico quanto attuale delle “Frontiere” e sarà affrontato e interpretato sia dal punto vista artistico, con precise scelte musicali, sia dal punto di vista sociale, alimentando una riflessione sulla paura della diversità, sui muri e le barriere da oltrepassare e le nuove politiche di accoglienza e di integrazione da mettere in campo.
In quest’ottica, si inserisce il progetto «Stregoni. Il nostro punto di vista sull’integrazione», un vero e proprio laboratorio musicale dal vivo, ideato da Johnny Mox e Above the Tree, e reso possibile grazie alla partecipazione di alcuni dei migranti ospitati nel centro di accoglienza di Mercogliano. Tutti insieme daranno vita a un concerto unico, che muoverà i propri passi partendo proprio al di là del Mediterrano, dove nascono le storie e le musiche degli uomini, delle donne e dei ragazzi che giungono nel nostro Paese, oltrepassando frontiere e barriere in cerca di rifugio.
Per maggiori informazioni sulla XII edizione del Mas Fest basterà collegarsi sulla pagina Facebook della due giorni di musica, ambiente e sociale, oppure scrivere via email a info@masfest.it.Inoltre, tutti i giorni, nei pressi della Villa comunale di Avellino, (ingresso su corso Vittorio Emanuele) sarà aperta “Casa Mas Fest”, infopoint e area per il tesseramento per permettere a tutti coloro che lo vorranno di evitare la fila nei giorni del Festival e tesserarsi in anticipo per partecipare al Mas Fest 2016.
Anche quest’anno la media partnership della due giorni di musica, ambiente e sociale di Parco Santo Spirito sarà affidata al team di Radio Cometa Rossa e al Web Magazine “A New Hope” che seguiranno il festival con interviste, dirette e reportage fotografici.
MAS FEST XII – LE BAND DEL 24/25 GIUGNO 2016
THE EXPLODERS DUO (24 giugno)
The Exploders Duo nascono nel 2012 dallo strano incontro fra un pianista e un ingegnere chimico
nel buio di un garage di Aiello del Sabato, in provincia di Avellino, richiamati dall’amore in comune
per il Rock’n’Roll e per il celebre duo «The White Stripes». Sarà proprio il titolo della prima traccia
(“Jimmy The Exploder”) dell'album d'esordio del duo di Detroit a dare il nome alla band irpina che
in quattro anni si è fatta conoscere nel panorama musicale italiano. Dopo le prime performance
nei principali festival della provincia di Avellino (Castellarte e Playground Zone) vengono
selezionati dalla rivista «Rolling Stone Italia» e da «Dr Martens Italy» come vincitori del concorso
«Ti Facciamo L'EP» nel corso della manifestazione #STANDFORSOMETHING. Ed è così che
registrano il loro primo EP live negli studi del SAE Institute di Milano.
STREGONI (24 giugno)
Stregoni, al secolo Johnny Mox e Above the Tree, raccontano storie e suoni dei migranti. Il loro è
un progetto che ha come obiettivo quello di comprendere, attraverso il linguaggio della musica,
quello che sta accadendo dentro e fuori dai confini di un continente segnato dalla più grande crisi
politica dalla nascita dell’Unione. Un vero e proprio laboratorio musicale dal vivo che, attraverso
una serie di concerti-workshop organizzati sia nei centri profughi che nei club della Penisola, cerca
di raccontare quello che accade ogni giorno non in mare, non ai confini del deserto, ma nelle
nostre città. Partendo dalle note ascoltate da ogni rifugiato o richiedente asilo politico, e custodite
nei loro smartphone, Stregoni realizzano dei loop in tempo reale che costituiscono un punto di
partenza, un frammento sonoro, da cui partire per creare composizioni originali. I cellulari, così, si
trasformano da oggetto di consumo alla moda in oggetto narrativo, bussola di questo nomadismo
digitale che è capace di abbattere le barriere e superare i confini. E così Electro-tribalismo, hip
hop, psichedelia, afro e gospel si fondono con la musica che risuona nella cuffie dei migranti
respinti alla frontiera. Sul palco assieme a Mox e Above the Tree ci saranno di volta in volta
musicisti di ogni estrazione e provenienza in un vero e proprio laboratorio-live di Stregoneria.
Associazione Koinè Art Lab Gerardo De Fabrizio – Ufficio Stampa
Via Troiano, 5 (+39) 333.75.17.491
83100 – Avellino gerardodefabrizio@gmail.com
CF: 92062420648
info@masfest.it
BABA COMMANDANT & THE MANDINGO BAND (24 giugno)
Baba Commandant e la sua Mandingo Band arrivano ad Avellino direttamente da Bobo-Dioulasso,
nel Burkina Faso. Il loro primo Lp, «Juguya», è uscito nel febbraio 2015 per Sublime Frequencies,
etichetta di Alan Bishop e Hisham Mayet da anni impegnata nel pubblicare artisti provenienti dagli
angoli più remoti del pianeta e già protagonista dei lanci di artisti come Bombino e Omar
Souleyman e della riscoperta di classici locali come Omar Khorshid. La sua miscela, radicata già dal
nome nella tradizione Mandingo, porta quest’ultima a confrontarsi e contaminarsi con una vasta
gamma di sonorità: dall’afrobeat dell’età d’oro nigeriana di nomi come Fela Kuti e King Sunny Adé
alla leggendaria growler Maliana Moussa Doumbia. Il tutto con un’attitudine post-moderna,
ribelle, spontanea ed estranea a compromessi, da più parti definita “punk” – termine non a caso
squisitamente occidentale. Negli otto brani di “Juguya” è raccolta l’essenza del sound di Baba
Commandant & The Mandingo Band, filtrata attraverso un percorso ormai quasi trentennale e
portata ad una sintesi in grado di raggiungere il palcoscenico europeo.
UNDISCO KIDD (25 giugno)
La band psychedelic rock di Oristano nasce nel 2007 con il nome Raw Rave Groove, suonando al
fianco di diverse band importanti come Black Lips, Jack Of Heart, Demon's Claws, Movie Star
Junkies. Nel 2009 vengono notati dagli Afterhours, che decidono di sceglierli come band di
apertura per alcuni dei loro concerti nel nord Italia. In seguito stampano un singolo dal titolo
"Ride/like a virgin in a chapel". Nel 2011 cambiano batterista e fondano i “Dead Hipsters”, un
progetto più disordinato e sperimentale con cui stampano l'EP omonimo. Nel 2013 il nucleo
originale della band si ricompone definitivamente, e senza perdere la propria attitudine
Punk/Rock, torna con il nome “Undisco Kidd”, esaltando la propria componente psichedelica e
melodica, che viene contaminata continuamente dalle caratteristiche e dalle influenze dei singoli
componenti. Nel 2014 hanno pubblicato l'EP S/T per Hopetone Records e a giugno 2016 uscirà il
loro primo LP per Annibale Records.
LA BATTERIA (25 giugno)
Uniti dal comune amore per le colonne sonore e le sonorizzazioni italiane degli anni ’60 e ’70, i
quattro componenti de La Batteria sono veterani della scena musicale romana più trasversale, con
esperienze che vanno dal post-rock progressivo (Fonderia), al pop (Otto Ohm, Angela Baraldi), al
jazz sperimentale (I.H.C.), al hip hop (La Comitiva, Colle Der Fomento) fino alla world music
(Orchestra di Piazza Vittorio). La band propone brani originali ispirati a quel suono e a quella
scrittura così particolare che dominava la musica per immagini nel nostro paese negli anni che
vanno dal 1968 al 1980, periodo caratterizzato dalla creatività e vocazione sperimentale di
compositori come Ennio Morricone, Stelvio Cipriani, Alessandro Alessandroni, Bruno Nicolai e di
gruppi come i Goblin e I Marc 4. Fra le pieghe del loro prog-funk cinematico si possono ritrovare
Associazione Koinè Art Lab Gerardo De Fabrizio – Ufficio Stampa
Via Troiano, 5 (+39) 333.75.17.491
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anche influenze che spaziano dal afrobeat, al hip hop, alla musica elettronica e al rock alternativo
degli anni 80 e 90, tutte filtrate però attraverso una sensibilità ed un modo di scrivere e di suonare
tipicamente italiani.
GO!ZILLA (25 giugno)
Go!Zilla si formano a Firenze nel gennaio 2012 e sono Luca Landi (1986) e Fabio Ricciolo (1989)
rispettivamente chitarra/voce e batteria/seconda voce. A Gennaio 2014 entra a far parte del
gruppo un terzo elemento, Mattia Biagiotti (1986), con il ruolo di seconda chitarra.
La band si affaccia sulle scene nel giugno 2012 dopo l’incisione dell’EP Go!Zilla (Santa Valvola
records) a cui segue il 7” di I’m Bleeding e un anno dopo “Grabbing a Crocodile” LP, infine “Magic
Weird Jack” EP, ultima release datata Agosto 2014 per l’etichetta francese Beast Rds.
In meno di due anni con più di 200 concerti all’attivo, di cui più della metà fuori dai confini
nazionali, i Go!Zilla hanno condiviso il palco più volte con The Night Beats, Thee oh Sees, The
Sonics, Crocodiles, Daniel Johnson. Tra le varie partecipazioni estere da segnalare la presentazione
ufficiale al Primavera Sound Festival 2013 di Barcellona, al Marvin Festival in Messico, al Paris
Psychedelic Festival, al SXSW 2016 di Austin in Texas e all’Eurosonic 2016 di Utrecht.
GO DUGONG (25 giugno)
Go Dugong è il progetto solista di Giulio Fonseca, musicista milanese, abilissimo ad utilizzare i
sample. I suoi lavori spaziano tra i generi, passando senza soluzione di continuità dall’Hip Hop al
Funk, dallo Psych Funk all’Afro, dal Raggae al Dub, alla Psychedelia, la Salsa, la Rumba e il Samba.
L’anno scorso ha pubblicato il suo secondo album, “90”, un frullato di suoni, ritmi e voci
provenienti da tutte le parti del mondo, nel quale è estremamente forte l’influenza del mondo hip
hop. L’album è stato pubblicato dalla Fresh Yo! Label, etichetta fondata nel 2010 tra le più
apprezzate del panorama musicale italiano. Giulio Fonseca chiuderà la dodicesima edizione del
MAS FEST attraverso un viaggio nostalgico nel rap italiano degli anni ’90 da Neffa a Kaos, passando
per i Colle Der Fomento, i Sottotono e altre chicche del genere.