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“Ma l’amore no” ad Avellino Letteraria: "Abbiate consapevolezza del vostro amore"

Prosegue la manifestazione ideata da Annamaria Picillo, direttore artistico, promossa da Festa Viaggi e dall’associazione Itinerando l’Irpinia è patrocinata dal Comune, dalla Provincia e dalla Diocesi di Avellino

Prosegue la manifestazione ideata da Annamaria Picillo, direttore artistico, promossa da Festa Viaggi e dall’associazione Itinerando l’Irpinia è patrocinata dal Comune, dalla Provincia e dalla Diocesi di Avellino. Un binomio perfetto tra cultura e turismo, alla scoperta di territori e paesaggi della nostra bella Irpinia. Un ciclo di ben dodici appuntamenti, con tematiche diverse, un mix-zone di forme d’arte alternative, che sfociano attraverso il piacere della lettura ma, anche di altre sfumature culturali.

“Ma l’amore no” ad Avellino Letteraria

Ospite, questa sera, l’autrice Mirella Napodano, con il romanzo “Ma l’amore no”, alla sua prima esperienza di scrittura narrativa, edito Delta 3. La Napodano, nel magnifico scenario di Villa Amendola, ricostruisce nel suo romanzo la storia d’amore tra i suoi genitori. Un omaggio alla propria famiglia, uno spaccato di vita dell’Avellino d'inizio Novecento, un bouquet di epistole, attraverso il quale l’autrice, fa rivivere la storia d’amore tra il padre e la madre. Una storia nella quale ritroviamo la città di Avellino di un tempo con i suoi simboli, i luoghi che cadenzavano la quotidianità.  

"Attraverso i libri, noi, raccontiamo il territorio irpino"

"Ho voluto raccontare la storia d'amore tra i miei genitori tramite le lettere che mio padre inviava a mia madre", esordisce così l'autrice Mirella Napodano. "Mio padre comandava un drappello di mitraglieri in Africa settentrionale, mia madre lavorava come segretaria presso la ditta Pergola. In questo libro, la storia d'amore tra i miei genitori evocava gli aspetti sentimentali della loro vita e la loro voglia di leggere; poiché erano entrambi grandi lettori. Poi - se vogliamo - attraverso la loro storia d'amore racconto anche la mia vita, anche se in maniera carsica, quasi sottotraccia. Io ritengo che, proprio in questo periodo storico, dovremmo riabituarci tutti alle atmosfere, alla rivalutazione dei sentimenti. Abbiate consapevolezza del vostro amore e non affrontatelo mai in maniera superficiale". 

L’evento, coordinato dalla giornalista Daniela Apuzza, ha visto l’intervenuto Leonardo Festa, docente di storia e filosofia. Laura Tropeano, della Compagnia Teatrale Clan H di Avellino, ha letto alcuni brani dal testo. "C'è sempre grande entusiasmo a partecipare a questa rassegna - afferma Annamaria Picillo, direttore artistico della manifestazione - attraverso i libri, noi, raccontiamo il territorio. Attraverso le pagine, gli autori irpini narrano anche la nostra storia, non soltanto la loro. Io, che da sempre mi sono interessata al territorio, ho voluto manifestare questa espressione cultarale della nostra Irpinia". 

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