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Irpinia Carpet a Venticano: il Festival dei Corti tra identità, diversità e immagine

Ricchissimo il programma della V edizione di Corto e a Capo, tra gli appuntamenti la rassegna dedicata a Troisi e la mostra fotografica di Giovanni Bocchino

Da giovedì 1 a sabato 10 agosto 2019 si terrà la V Edizione di Corto e a capo – Festival di Cinema e Oltre. Dopo il successo del 2018, con il tema chiave “Se resto è perchè” e la partecipazione di Francesco Paolantoni e Roy Paci, la V Edizione è particolarmente attesa dal pubblico e dagli addetti ai lavori. Attivata nuovamente la partnership tra la sede storica di Venticano e altri comuni dell’Irpinia, Corto e a capo 2019 punta a un nuovo filo conduttore, contrassegnato dall’hashtag #IoSono. Il tema chiave del 2019 è l’identità, la diversità e l’immagine, declinate in varie prospettive, dalla cultura al territorio e al cibo, come sottolinea il direttore artistico Umberto Rinaldi: “Attraverso le immagini e le arti figurative proveremo ad indagare le modalità con cui si può esprimere un’identità e proveremo a cercare noi stessi attraverso le varie identità che verranno fuori. Identità e diversità come facce di un’unica medaglia, come elementi in grado di distinguerci ma anche di metterci in comunicazione con l’altro attraverso il ponte della conoscenza reciproca. Anche quest’anno ci guarderemo intorno per cercare storie ed esempi di identità che al loro interno racchiudano anche diversità, apertura e partecipazione, tradizione, cultura, con particolare attenzione alle fluidità di un’epoca in cui le identità spesso sono difficili da delineare e, ancora più spesso, sono pretesto per chiusura, odio e contrapposizione”.

In funzione dell’identità Corto e a Capo 2019 sviluppa altri percorsi tematici che arricchiscono un programma mai così avvincente. Irpinia Carpet è un focus sugli autori irpini sia letterari ma soprattutto cinematografici; il Premio Daena per la prima volta è assegnato anche ai lungometraggi; non mancano i premi speciali come L’immaginale (premio sociale), il Premio Identità, diversità e immagine, il Premio Identità e cucina, assegnato insieme a Slow Food Avellino che partecipa in giuria con la fiduciaria Maria Elena Napodano. Corto e a capo valorizza anche quest’anno l’idea del fare rete con partnership sul territorio ma anche oltre (vedi la collaborazione col Picentia Short Film Festival). Un’altra novità è l’adesione di Corto e a capo al CFCC – Coordinamento Festival Cinematografici della Campania. Assai significativa la nascita del Premio Mario Puzo: il famoso scrittore e sceneggiatore americano scomparso nel 1999 era originario di Dentecane e il suo legame con l’Irpinia ispira questo nuovo premio, che sarà assegnato alla migliore sceneggiatura. La giuria del Premio Corto e a Capo – Daena anima e immagine è composta da Michela Mancusi, Leonardo Lardieri, Alessandro Zoppo, Anna Mazzoni, Sanjiban Nath e Marco Marrapese. La giuria del Premio Daena per i lungometraggi da Giustino Pennino, Francesco Dainotti e Peppe Colella.

Durante le serate venticanesi sarà presente anche la mostra fotografica “Romboidee” di Giovanni Bocchino, integrata nella nuova scenografia a tema del Maestro Giampiero Mustone. Grande importanza avrà la presentazione degli elaborati finali dei Workshop Identità e cucina (che vede la partecipazione di ristoratori, cittadini ed esperti del settore tra cui Piero Sardo, Presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità) e Identità e comunità, quest’ultima rinnova la partecipazione della comunità venticanese al completo che, a partire dal primo cittadino, riflette ironicamente sui propri soprannomi. Anche quest’anno due documentari partecipati, realizzati, in buona parte, in prima persona dalle persone che vi hanno preso parte.

Il tema: Chi sono?

Corto e a capo raggiunge il suo primo lustro, dopo un percorso che ci ha portato a goderci migliaia di corti (grazie ai tantissimi che ce li hanno inviati), decine di lungometraggi, documentari, ospiti, concerti, libri, foto e momenti di condivisione con il pubblico, con gli esperti, e con tanti amici e collaboratori incontrati lungo la strada. Nonostante il percorso fatto, il 2019 per Corto e a capo non è un punto di arrivo ma un momento in cui ricominciare, portare avanti con sempre più convinzione l’idea che il cinema possa essere strumento di benessere sociale e culturale, soprattutto in quelle aree interne, di provincia, dove le sale sono poche e le occasioni per condividere fotogrammi in movimento sono rare e poco strutturate. Per riaffermare questo concetto quest’anno partiamo dall’idea di identità: identità e differenze attraverso le immagini, le visioni e le rappresentazioni della realtà.

Chi sono? Identità, diversità e immagine sarà il tema di questa quinta edizione, attraverso le immagini e le arti figurative proveremo ad indagare le modalità attraverso cui si può esprimere un’identità e proveremo a cercare noi stessi attraverso le varie identità che verranno fuori. Identità e diversità come facce di un’unica medaglia, come elementi in grado di distinguerci ma anche di metterci in comunicazione con l’altro attraverso il ponte della conoscenza reciproca.

Anche quest’anno ci guarderemo intorno per cercare storie ed esempi di identità che al loro interno racchiudano anche diversità, apertura e partecipazione, tradizione, cultura, con particolare attenzione alle fluidità di un’epoca in cui le identità spesso sono difficili da delineare e, ancora più spesso, sono pretesto per chiusura, odio e contrapposizione.

Insieme a tutti i partecipanti vogliamo metterci di fronte a uno specchio non per contemplare la nostra bellezza ma per conoscerci, distinguerci e integrarci con chi ci sta intorno.

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