Il “Monopolio – Laboratorio di cultura popolare” di Ariano Irpino ospita Luca Persico (99 Posse)
Il “Monopolio – Laboratorio di cultura popolare” di Ariano Irpino ha attivato un ciclo di incontri che si svolgerà ogni domenica a partire dalle 18 nei mesi di Ottobre e Novembre, dal nome “Dopolavoro culturale”.
Il tema di questo primo ciclo è Parole, gesti e suoni. Con l’ausilio di libri, rappresentazioni teatrali, documentari, performance si affrontano temi culturali e di critica sociale, in maniera orizzontale, con una circolarità delle idee e dei tempi lenti, rilassati - un “dopolavoro”, per l’appunto - in cui la giusta distanza dai tempi della quotidianità conceda spazio al pensiero. L’intento è, dunque, quello di ritagliare dei momenti di riflessione culturale che interroghino la nostra quotidianità. Riflessione di cui si ha fortemente bisogno in quest’epoca.
Dopo gli incontri di un’oretta ognuno, gli stessi autori e invitati, si esibiscono in performance musicali a partire proprio dai temi trattati.
Durante la serata si possono degustare pietanze e selezioni di vini locali della cucina e della cantina del Monopolio.
Il prossimo incontro è domenica 6 novembre con Luca Persico (99 Posse)
Inizio ore 19:00
Tema della serata sono le origini storiche e politiche della scena posse italiana, ne parleranno con Luca Persico (99 Posse), uno dei protagonisti di quella cultura, Antonio Bove e Francesco Festa, autori dei 3 libri sulla storia dei movimenti sociali nel Sud Italia dagli anni Settanta agli anni Duemila, intitolati Gli autonomi. L’Autonomia meridionale (DeriveApprodi, 2022)
A seguire
Luca Persico interverrà con una performance dal titolo “Ridire – Parole a fare male" in bilico tra reading, concerto e spettacolo teatrale, insieme al violinista Edo Notarloberti.
Si tratterà il tema delle origini storiche e politiche della scena posse con Luca Zulu, protagonista di quella florida stagione, sul fine degli anni Ottanta e per tutti i Novanta. E lo si farà tramite un dialogo a più voci con Antonio Bove e Francesco Festa, autori dei libri sulla storia dell’Autonomia meridionale, ossia sulla storia dei movimenti sociali nel Sud Italia, dai Settanta agli anni Duemila. Questo incrocio nasce proprio dal fatto che l’impegno politico-musicale di Luca e dei 99 Posse si interseca con la storia politica e sociale dei movimenti studenteschi, del mondo del lavoro, e in particolare dei centri sociali a Napoli (all’interno del noto centro sociale Officina 99), durante gli anni Ottanta e Novanta. Difatti quei decenni sono stati fucina di stimoli artistico-culturali e di impegno politico per generazioni di ragazzi che curvarono la propria vita a favore di un'altra idea di mondo, oltre la società dello spettacolo e della mercificazione dei rapporti sociali.