Dal 1416 la Fiera di Sant'Egidio, appuntamento a Montefusco
“Dove la bandiera ivi la Fiera”. Torna la Fiera di Sant’Egidio, l’evento più antico d’Irpinia con oltre 600 anni di storia. Appuntamento a Montefusco, dal 28 al 30 Agosto, per celebrare l’identità e la ricchezza di un borgo ricco di storia, di bellezza e di sapori unici.
Era il 1416 quando il Potestà di Montefusco commissionò a due ladri, imprigionati nelle carceri del paese, di andare a rubare la bandiera della “Grande Fiera” di Melito.
Allora funzionava così: dove la bandiera ivi la Fiera. Dove c’era la bandiera lì si teneva la fiera e la bandiera poteva anche essere rubata. I due ladri eseguirono gli ordini del Podestà, che promise loro la libertà, e partirono al galoppo, in sella a due cavalli veloci come il vento, per portare a compimento l’ardita missione. Arrivarono a Melito e fingendosi onesti mercanti per prima cosa osservarono attentamente la bandiera che sventolava, fissata con doppie funi ad un palo. Occorreva un espediente per distrarre la gente e i ladri subito trovarono la soluzione, accordandosi con due zingarelle che, dietro equo compenso, cominciarono ad esibirsi in balli e danze. La giocata funzionò. Mentre la piazza si godeva lo spettacolo i due recisero le funi che sostenevano la bandiera e di gran corsa presero la via di Montefusco. Li inseguirono, ma non li raggiunsero.
La realtà ci dice che da allora ad oggi, senza soluzione di continuità, in quel luogo si celebra la Fiera più antica d’Irpinia, una Fiera che per secoli ha rappresentato un appuntamento immancabile per Montefusco e per i territori circostanti, e che oggi rappresenta, per un borgo di straordinaria bellezza, ricco di storia e di potenzialità, un fortissimo elemento identitario su cui la nuova amministrazione comunale ha deciso di investire, per dirla con il sindaco Zaccaria, «tornando alle origini, ovvero ripartendo dalla valorizzazione dei nostri prodotti tipici, attraverso un’offerta enogastronomica di assoluta qualità ed espositori dei nostri prodotti di artigianato, dal tombolo alle ceramiche. Negli ultimi anni, la Fiera è stata trasformata in una fiera mercato. Noi abbiamo l’ambizione di ripoter restituire a questo appuntamento la sua carica identitaria, mettendo al centro i nostri prodotti, a partire dal nostro Greco, puntando su contenuti e qualità. Proporremo un programma ricco, nell’ambito del quale ci sarà spazio per una master class, nella quale verranno coinvolte le principali cantine della provincia per cinquanta assaggiatori, quindi un convegno di altissimo livello, dedicato al nostro nettare, al quale prenderanno parte tecnici, operatori del settore, esperti e produttori di respiro internazionale»