Tutto pronto per il Festival Aglianico: un inno al vino e alla gioventù
Grande attesa in Irpinia per uno degli eventi che celebra il vitigno tra i più rappresentativi del nostro territorio. A Montemarano il 14 e il 15 ottobre si alza il sipario sulla 35esima edizione del Festival Aglianico.
Due giorni da trascorrere nella piazza più suggestiva del paese approfondendo gli aspetti sensoriali e culturali dell'antico vitigno.
La kermesse si aprirà, infatti, con il convegno di sabato 14 ottobre alle ore 17.00 a Palazzo Castello, già dimora del Gran Giambattista Basile nei primi anni del '600, sul tema:
Il vino come fenomeno estetico. Dal bevitore-consumatore al bevitore-esteta. Il profumo inconfondibile del vino di Montemarano” - Confronto con il prof. Luigi Moio, ordinario di Enologia dell'Università Federico II – Napoli, autore del libro ‘IL RESPIRO DEL VINO’ le cui tesi verranno discusse nel corso del dibattito da esperti ed autorità istituzionali.
"Se il vino è ormai assurto a principale veicolo della promozione del territorio, non se ne può più parlare solo come un prodotto commerciale, sia pure di pregio - spiega Mino Matromarino, presidente della Promontemarano - Esso è in grado di raccontare tutti i profumi e gli umori della terra e della comunità che la abita. Il bere vino, nelle sue variegate declinazioni, è un atto di conoscenza e di responsabilità: ci introduce nelle viscere socio-culturali-ambientali di un territorio però ci impone di rispettare i valori che lo stesso esprime" .
"L'Aglianico di Montemarano non solo si giova delle speciali caratteristiche di ubicazione, esposizione, conformazione chimico-fisica dei vigneti e della terra su cui questi ultimi sorgono; ma fa tutt'uno con la tarantella Montemaranese, tipica espressione dell'ingenium creativo-musicale della Montemaranesità che rimanda al genuino quanto inquietante spirito dionisiaco - continua Matromarino".
Infine conclude: "Perciò, al vino di Montemarano non ci si accosta con la tecnica raffinata ma limitata - oseremmo dire, inestetica - della semplice degustazione, degradata ormai ad un cerimoniale stanco, abusato e e banale. Occorrono invece quella spregiudicatezza e quel coraggio di cui ha parlato liricamente Baudelaire: in altri termini, affrontare il vino, e l'aglianico di Montemarano in particolare, presuppone un animo sfrontatamente giovane".
Il FestivalAglianico, quindi, accogliendo la travolgente musica di una delle più importanti band irpine e campane nel regno della Tarantella, ambisce ad essere un inno alla Gioventù ed alla sua inconsapevole e immatura capacità estetica. Tutto questo riuscendo a valorizzare e promuovere uno dei piú bei doni che l'Irpinia ci ha donato.