San Ciro, il medico dello spirito: Avellino festeggia il suo Santo
Nell’antica parrocchia di Costantinopoli continuano le celebrazioni per la festa in onore di S. Ciro, medico, eremita e martire. Una festa antica e molto sentita dalla comunità e dai devoti avellinesi, i quali ogni anno partecipano con grande sentimento ai riti religiosi e civili.
Le celebrazioni infatti culminano con il tradizionale focarone organizzato nell'ambito della rassegna TerraFuoco in piazza Duomo, mercoledì 31 gennaio.
Biografia San Ciro
La vita di San Ciro: San Ciro nacque ad Alessandria d’Egitto intorno al 250 d.C.
Praticando l’arte della medicina si guadagnò l’appellativo di medico anargiro, cioè senza argento. Era infatti sua abitudine prestare le proprie cure a tutti, soprattutto ai poveri, ai quali non veniva chiesta alcuna ricompensa in cambio.
Oltre a curare i mali fisici dei pazienti, il medico alessandrino si occupò soprattutto di curare i mali dello spirito.
Ciro e il suo apostolo, Giovanni d’Edessa, mostrarono un coraggio fuori dal comune quando andarono a Canopo, a pochi chilometri da Alessandria, per confortare Atanasia e le sue tre figlie, Eudossia, Teodota e Teotiste che erano state catturate dai soldati romani.
Qui subirono le stesse terribili torture riservate ai cristiani in questi casi: vennero bastonati, bruciati con fiaccole e, per straziarli dal dolore, le loro carni piagate furono cosparse di aceto e sale.
La tradizione della Dimostranza tramanda che San Ciro sia stato immerso nella pece bollente e che, essendo sopravvissuto a questo supplizio, sia stato decapitato. Il martirio avvenne il 31 gennaio 303.
PROGRAMMA
Lunedì 29 - ore 18.00 S. Rosario. Confessioni. S. Messa
Martedì 30 - ore 18.00 Confessioni. S. Messa
Benedizione dell’Acqua e dell’Olio di S. Ciro
Mercoledì 31 Festa di S. Ciro: SS. Messe ore 9 – 10 – 11 – 12- ore16.30 -
Ore 18.00 S. Messa solenne
Bacio della reliquia di S. Ciro.
Dopo i riti religiosi accensione e benedizione del “falò” di S. Ciro.