Ferragosto segna il grande riscatto del Centro Storico
I commercianti hanno vinto la sfida del Ferragosto avellinese: un evento completamente autofinanziato per lo sviluppo economico, culturale e sociale di uno dei luoghi simbolo della città
Una serata di grandi emozioni che ha risvegliato l'identità profonda e il senso di appartenenza ad uno dei luoghi simbolo della nostra città: il Centro Storico.
La manifestazione last minute organizzata dai commercianti del cuore antico senza alcun contributo pubblico e politico, ma esclusivamente con le proprie forze e risorse economiche, ha vinto la sfida del Ferragosto avellinese, dimostrando che in poco tempo e senza somme di denaro astronomiche si può mettere in piedi una proposta divertente e accattivante che piace e convince.
Buon cibo e buona musica nel segno della tradizione, questo il tema cardine di una iniziativa che ha spinto i cittadini ad andare oltre Piazza Libertà per ritrovare l'anima vera della città.
Civico 12, Il Gufo, Patri Salumeria, El Mexicano Food and Drink, Giualè Soul Pub, Bar Duomo, Gino e la Giraffa, Hirpinian Cluster, Dolciarte, Pizzeria Erreclub di Palmiro Ragno, Braciami, Soho Sushi e Ciccio all’Agorà hanno scelto i fatti alle parole, offrendo la possibilità agli avellinesi di riavvicinarsi con gusto all'anima antica del capoluogo.
Uno schiaffo morale alla politica che ancora una volta si è mostrata sorda al grido di aiuto del commercio avellinese, inseguendo la logica delle beghe e della prepotenza in nome di un concertone che con la storia della città non ha nulla in comune. Ieri sera Piazza Amendola era gremita come non mai, a cantare non c'era un artista blasonato, ma una band popolare che ha radici saldamente ancorate all'Irpinia. I Lumanera all'ombra della Dogana ci hanno divertito ed emozionato evocando suoni, danze e canti popolari in un viaggio che mantiene vivo il fascino verace della nostra terra. Massimo Vietri, Maria Ipino, Diego Iannaccone, Gioacchino Acierno, Walter Vivarelli, Fabio Soriano, e Massimo Testa si soni esibiti in un concerto che lo stesso Vietri ha definito simbolico:
“Finalmente nel cuore del centro antico della mia città, una serata che porterò sempre con me – ha detto il chitarrista dei Lumanera - I commercianti, giovani avellinesi, che hanno sbugiardato la falsa tesi del "poco tempo per poter organizzare il ferragosto" hanno dimostrato che non c'è bisogno di investimenti di migliaia e migliaia di euro, che andranno tutti fuori dalla città, per realizzare il ferragosto avellinese. GRANDI”.
La speranza, adesso è che il Ferragosto al Centro non resti un evento isolato, ma che scriva l'inizio di un nuovo percorso nell'interesse, davvero, del bene comune.