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Epatite C, gazebo in piazza per la prevenzione

Un team di medici sarà a disposizione per un consulto gratuito e per scoprire il virus dell'epatite C con un semplice test della saliva

Un semplice prelievo di saliva per scoprire il virus dell'epatite C e intervenire per tempo. L'iniziativa, che prende il nome di progetto 'HEPAR', è organizzata da Improve con il supporto incondizionato di AbbVie ed il patrocinio dell’Associazione EpaC Onlus con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione, offrire consigli utili ed effettuare un rapido screening salva-fegato. 
Il test della saliva sarà effettuato presso i gazebo allestiti nelle piazze di Aversa, Battipaglia e Avellino da operatori sanitari esperti e fornirà un risultato entro pochi minuti. Gli specialisti dei Centri di riferimento saranno a disposizione per eventuali dubbi o domande e sarà distribuito materiale informativo sull’epatite C.
I gazebo saranno presenti dalle ore 9:30 alle 18:30 sabato 13 maggio ad AVELLINO, in Corso Vittorio Emanuele (altezza Villa Comunale).
“L’epatite C ha un’alta prevalenza in Campania – dichiara Massimiliano Conforti, ‎Vice Presidente Associazione EpaC Onlus - La nostra Regione è ai primi posti in Italia con oltre 30.000 casi diagnosticati, in base alla nostra ricerca condotta nel 2015, e risulta la seconda regione d'Italia, dopo la Lombardia, in quanto a pazienti in trattamento, oltre a un numero ancora non ben definito di persone che ignorano di avere l’infezione. Chi contrae l’infezione, infatti, non presenta sintomi o segni evidenti della malattia anche per molti anni. Con il progetto Hepar vogliamo portare nelle piazze la possibilità di effettuare uno screening gratuito, semplice e mirato a tutti coloro che hanno il dubbio di essere venuti a contatto con il virus HCV. Bisogna superare il concetto il paziente è tale quando sta male, con l’epatite C bisogna giocare d’anticipo: diagnosticare tempestivamente e curare adeguatamente oggi è possibile”.
“L’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce appare decisiva ed è anche il motto che ispira l’iniziativa Hepar - afferma Nicola Acone, Direttore U.O.C. di Malattie Infettive e del Dipartimento Medico e Specialistico, AORN “San G. Moscati” di Avellino - La conoscenza precoce dell’eventuale positività, infatti, costituisce la premessa di una cura altrettanto tempestiva, che consentirà di evitare la progressione dell’infezione da HCV verso gravi patologie del fegato con un radicale miglioramento della qualità e dell’aspettativa di vita futura.” 


Il virus dell’epatite C si trasmette principalmente attraverso il sangue. Oggi le trasfusioni sono sicure, mentre rimane possibile la trasmissione causata dallo scambio di aghi e siringhe per l'uso di droga endovena, la trasmissione causata da alcuni strumenti medici non sterilizzati correttamente, la trasmissione sessuale ed alcuni trattamenti estetici come il tatuaggio, il piercing, la manicure ma anche il laser o i filler. Possono essere a rischio di esposizione anche i familiari di persone con epatite C.

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