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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cultura Mercogliano

Strategia di Sviluppo Locale, Gal Partenio presenta il piano

Tre gli ambiti tematici individuati: sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali, turismo sostenibile, inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati o marginali

Il Gal Partenio presenta la Strategia di Sviluppo Locale (SSL) relativa alla programmazione 2014/2020. A Mercogliano il Gal Partenio ha illustrato gli ambiti tematici individuati e le Misure che verranno implementate attraverso le quali realizzare il Pano di Azione del Gal e la Strategia di Sviluppo Locale, partendo dall’identificazione dei fabbisogni, risultato della consultazione degli stakeholders finalizzata all’emersione delle istanze di carattere politico, sociale, economico, culturale e ambientale, alla condivisione e al consenso sui cambiamenti attesi e sulle priorità di intervento. 

Tre gli ambiti tematici individuati: sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali, turismo sostenibile, inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati o marginali. Da qui parte la nuova programmazione del Gal Partenio, presentata a Mercogliano, comune che ha recentemente aderito al Consorzio. Tanti i presenti all’incontro: il sindaco di Mercogliano Massimiliano Carullo, l’assessore alla cultura del comune di Mercogliano Lucia Sbrescia, Giuseppe Marotta dell’Università degli Studi del Sannio, il sindaco di Summonte Pasquale Giuditta, il sindaco di Ospedaletto d’Alpinolo Antonio Saggese, il presidente provinciale dell’Unpli Giuseppe Silvestri, Giovanni Perito, Presidente Acli, Rocco Di Pietro di Acli Terra, Camillo Campolongo del Wwf, Olga Addimanda del Wwf Sannio, Veronica Barbati, presidente dei Giovani Coldiretti di Avellino, Mauro Aquino, presidente della Casa sulla Roccia di Avellino, Antonio Maffei di Irpinia Trekking, Flaviano Renna della Pro loco di Cervinara, Generoso Vera della Pro loco di Candida, Stefania Porraro della Pro loco di Mercogliano, Carmine Panza della Pro loco di Montefusco, Donatella Porfido, coordinatore del Centro di Educazione Ambientale “Ecomuseo del Salzola”, imprenditori del territorio e rappresentanti di associazioni.

“E’ stato e sarà un periodo intenso – ha spiegato il presidente del Gal Partenio, Luca Beatrice -. Abbiamo incontrato tantissime persone, soggetti istituzionali, imprenditori, rappresentanti dell’economia del territorio, cittadini, raccogliendo sul sito del Gal Partenio contributi ed idee. Abbiamo avviato un confronto vero per elaborare una strategia di sviluppo locale che partisse dai bisogni reali della popolazione e dalle enormi potenzialità della nostra area di circa 80mila abitanti, con tantissime risorse agroalimentari, turistiche, culturali e del terzo settore. Vogliamo realizzare politiche utili per lo sviluppo complessivo, culturale ed economico delle comunità e siamo convinti che questa strategia di sviluppo partecipata che coinvolge i Comuni, le imprese agricole, turistiche, artigiane e gli attori sociali che operano sul territorio sia da stimolo per le imprese e per i giovani, proponendo una strategia culturalmente stimolante ed economicamente interessante”. 

Ad illustrare la strategia complessiva e gli ambiti tematici individuati è stato il coordinatore del Gal Partenio, Maurizio Reveruzzi, che ha sottolineato l’approccio fortemente innovativo che si è voluto dare al percorso individuato, grazie anche alla collaborazione con l’Università degli Studi del Sannio, come ha sottolineato Giuseppe Marotta direttore di dipartimento dell’ateneo beneventano: “Il Gal Partenio ha seguito le parole chiave individuate dall’Unione Europea quale modello di crescita da alimentare con i fondi strutturali: intelligente, inclusivo, sostenibile. Un nuovo modello che porta avanti un cambio di paradigma che tiene conto della centralità della persona e dei territori e che non può più basarsi sulla massimizzazione del profitto. Un’ottica di filiera e non dei singoli, con uno sviluppo condiviso e partecipato basato sulle risorse del territorio. Bisogna lavorare per valorizzare le capacità distintive di un territorio e non per rincorrere uno sviluppo omologato, seguendo il nuovo approccio delle smart land, che vede un territorio svilupparsi sulle nuove conoscenze implementando inclusione, partecipazione e sostenibilità”. 

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