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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

La storia di Sabato Rodia, artista analfabeta che conquistò la copertina dei Beatles

L'anniversario dei 50 anni della copertina più famosa dei Fab Four è stata l'occasione per ricordare Rodia, autore delle Watts Towers

Il primo giugno per i fan dei Beatles è una data importante. Ieri «Sgt. Pepper», il disco più noto ed evocativo dei Fab Four ha compiuto 50 anni.
Per festeggiare special televisivi e radiofonici, un film di Alan Parker («The Beatles: Sgt. Pepper & Beyond») , oltre ad un cofanetto contenente un libro fotografico, cd e dvd in differenti versioni e tirature. Tra le immagini che riaffiorano ovviamente la storica copertina ideata da Sir Peter Blake e dal fotografo Michael Cooper. Un immagine passata alla storia che vede tra i protagonisti non solo i Beatles, ma decine di volti illustri: Marylin Monroe e Fred Astaire, Oscar Wilde e Tony Curtis, Shirley Temple e Albert Einstein, Carl Gustav Jung e Karl Marx. Più in alto a destra vicino a Bob Dylan compare l'irpino Sabato Rodia, il muratore analfabeta famoso per la sua arte geniale e inconsapevole.

Una storia quella di Rodia più unica che rara. Appena 15enne lasció Ribottoli di Serino per raggiungere gli States. Nel 1894, Sabato Rodia in compagnia del fratello maggiore, salì su una nave che dal porto di Napoli lo avrebbe portato dall’altra parte dell’Oceano. Dopo le miniere della Pennsylvania e la perdita del fratello durante un incidente di lavoro, si trasferì nei sobborghi di Los Angeles dove iniziò la visionaria opera cui dedicò tutta la vita: le Watts Towers, da lui chiamate Nuestro Pueblo che diventarono simbolo delle lotte per i diritti civili.
Sabato lavorò notte e giorno alla sua opera, senza mai rivelare il significato delle sue torri, di oltre trenta metri, realizzate utilizzando materiali di scarto raccolti da lui stesso nel corso della sua vita. 
Nel 1954 dopo aver terminato le Watts Towers, Rodia si trasferì a San Francisco. In breve tempo quella scultura divenne il simbolo dei diritti degli ultimi, dei dimenticati, delle minoranze etniche piegate dal razzismo: un simbolo per i giovani degli anni Sessanta e per quei quattro ragazzi di Liverpool che scelsero personalmente Sabato per la loro epica copertina del 1967.
È questa la favola di Sabato Rodia, artista inconsapevole che sarà ricordato nella storia per le sue opere d'arte in una delle periferie più difficili della città di Los Angeles. 

I 50 anni del disco tra i più famosi dei Fab Four è stato anche il modo per ricordare questo personaggio di origine irpina che ha segnato un epoca con le sue incomprensibili sculture, sulle quali ancora oggi ci si interroga sul reale significato. Ma forse per capire ci basta la frase che riassume al meglio il pensiero di Sabato Rodia:  "I have to do something, I build the tower people like ..."

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