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Cultura

Tutto pronto per la Processione di Santa Rita, l'avvocata dei casi impossibili

Santa Rita prima di chiudere gli occhi per sempre, ebbe la visione di Gesù e della Vergine Maria che la invitavano in Paradiso

Oggi pomeriggio a partire dalle ore 18.30 l'attesa processione solenne in onore di Santa Rita.
Come ogni anno il 22 maggio, giorno della solennità della santa, vi è un susseguirsi di messe nella chiesa di San Francesco Saverio, detta anche “di Santa Rita” (nel centro storico della città, nei pressi della Cattedrale). A partire dalle 6.00 del mattino, e a mezzogiorno, dopo il pontificale tenuto dal vescovo della città, c'è la recita della supplica alla santa. Nel tardo pomeriggio la statua di Santa Rita viene portata in processione dalla sua chiesa, per un seguitissimo corteo nelle strade principali del centro.
In migliaia partecipano ad uno dei culti più sentiti dalla città di Avellino, quello della  “santa dei casi impossibili” (o santa degli impossibili).


La storia del Miracolo della Spina
Era il Venerdì Santo del 1432, S. Rita tornò in Convento profondamente turbata, dopo aver sentito un predicatore rievocare con ardore le sofferenze della morte di Gesù e rimase a pregare davanti al crocefisso in contemplazione. In uno slancio di amore S. Rita chiese a Gesù di condividere almeno in parte la Sue sofferenze. Avvenne allora il prodigio: S. Rita fu trafitta da una delle spine della corona di Gesù, che la colpi alla fronte. Fu uno spasimo senza fine. S. Rita portò in fronte la piaga per 15 anni come sigillo di amore.

Per Rita gli ultimi 15 anni furono di sofferenza senza tregua, la sua perseveranza nella preghiera la portava a trascorrere anche 15 giorni di seguito nella sua cella "senza parlare con nessuno se non con Dio", inoltre portava anche il cilicio che le procurava sofferenza, per di più sottoponeva il suo corpo a molte mortificazioni: dormiva per terra fino alla fine quando si ammalo e rimase inferma negli ultimi anni della sua vita.


A circa 5 mesi dal trapasso di Rita, un giorno di inverno con la temperatura rigida e un manto nevoso copriva ogni cosa, una parente le fece visita e nel congedarsi chiese alla Santa se desiderava qualche cosa, Rita rispose che avrebbe desiderato una rosa dal suo orto. Tornata a Roccaporena la parente si reco nell'orticello e grande fu la meraviglia quando vide una bellissima rosa sbocciata, la colse e la portò a Rita.

Cosi S. Rita divenne la Santa della "Spina" e la Santa della "Rosa".

S. Rita prima di chiudere gli occhi per sempre, ebbe la visione di Gesù e della Vergine Maria che la invitavano in Paradiso. Una sua consorella vide la sua anima salire al cielo accompagnata dagli Angeli e contemporaneamente le campane della chiesa si misero a suonare da sole, mentre un profumo soavissimo si spanse per tutto il Monastero e dalla sua camera si vide risplendere una luce luminosa come se vi fosse entrato il Sole. Era il 22 Maggio del 1447.
 

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