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Cultura

Palazzo della Cultura ad Avellino, presentato “Tempo sospeso” di Rosaria Famiglietti 

“La donna è al centro della narrazione perché viene toccata in tutti gli aspetti, sia come madre, sia come moglie, sia come donna che lavora”, afferma l'autrice

Nella giornata di oggi, presso il Palazzo della Cultura ad Avellino, ha avuto luogo la presentazione del libro “Tempo sospeso” di Rosaria Famiglietti. Il testo, edito nella collana Mordenti per Gesualdo Editore, ha la struttura di un dialogo tra una madre e una figlia adolescente. La scrittura segue i due punti di vista, intervallando il dialogo con dei racconti. La madre cerca di trasferirsi in un altrove narrativo per parlare di sé: “La donna è al centro della narrazione perché viene toccata in tutti gli aspetti, sia come madre, sia come moglie, sia come donna che lavora”, afferma l’autrice. “Una narrazione che tenta di costruire una cornice all'interno della quale inserire degli altri racconti. Tra gli argomenti trattati c’è la scuola, l’arte e la cultura. In questo romanzo cerco di sottolineare con forza quanto le passioni possono aiutare in qualunque momento della vita. Un sincero invito a cercare all'interno delle passioni la forza per poter emergere in qualunque situazione”, conclude.

Biografia dell'autrice

Rosaria Famiglietti è docente di Italiano al Liceo di Sant’Angelo dei Lombardi, Dottore di ricerca in Italianistica, cultore della materia presso l’Università di Tor Vergata, studiosa di Pirandello, collabora con la rivista Pirandelliana e con altre riviste nazionali. Si occupa soprattutto della letteratura di genere, tanti sono i suoi interventi seminariali.

“Tempo sospeso” di Rosaria Famiglietti 

Situazioni di vita, scelte sofferte, prospettive divergenti e ragioni personali da far valere: una mamma e la figlia adolescente si riscoprono nelle pagine di un insolito diario scritto da entrambe in momenti diversi, alternando il dialogo al racconto e inseguendo un solo desiderio, che l'una comprenda l'altra nel tempo sospeso che si sono concesse. In nome di questa impresa, familiare e generazionale, le due protagoniste accettano il rischio d'incamminarsi in un complicato viaggio interiore, tanto forte quanto sorprendente, dove la scrittura rappresenta il filo di Arianna per orientarsi in un labirinto di emozioni altrimenti privo di uscita. Così, in un gioco di specchi e cambi di ruolo, due donne legate da un imprescindibile legame di sangue imparano quanto sia vitale guardare nella stessa direzione, per vivere... ognuna per sé, ma insieme. Un finale a sorpresa aprirà uno scenario inaspettatamente intenso.

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