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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Le emozioni di Luigi Moio ne Il respiro del vino, il suo ultimo libro

Il libro sarà presentato a Milano l'8 novembre

"Vi parlerò di quel profumo coinvolgente, di quel suo respiro trattenuto, al quale è impossibile opporre resistenza, che anticipa tutto ciò che si sente in bocca subito dopo aver avvicinato il bicchiere alle labbra. Di quel profumo che può essere un effetto del sole di un'alba radiosa o delle nuvole che precedono la pioggia. Di quel profumo che forse è l'aspetto sensoriale più straordinario del vino, perché è anche il linguaggio della sua composizione, della sua storia, delle sue tradizioni, dei territori in cui nasce e dei microclimi che ne accarezzano i giorni".

Un tripudio di emozioni per imparare ad amare e a scoprire i piaceri del nettare di Bacco. Di questo è di molto altro ci racconterà Luigi Moio ne Il Respiro del Vino, il libro edito da Mandadori che sarà presentato a Milano il prossimo 8 novembre.

Luigi Moio è uno dei più importanti uomini del vino d'Italia. Titolare della cattedra di Enologia all'Università degli Studi di Napoli Federico II, consulente per molte realtà locali di primo piano, il professor Moio è “nato nel vino”, un sodalizio iniziato sin dalla nascita, nell'azienda di suo padre Michele Moio, storico produttore campano che negli anni '50 rilanciò il Falerno, il celebre vino caro agli antichi romani.

Diverse le esperienze all'estero fatte dal guru della vinologia,  ma l'amore per l'Irpinia lo ha richiamato in terra d'origine. Dopo aver prestato consulenze enologiche ha cercato il luogo più adatto per mettere radici e creare la sua azienda vitivinicola. Sceglie Mirabella Eclano dove conduce insieme a sua moglie Laura di Marzio una delle migliori cantine vitivinicole irpine: Quintodecimo.

Dopo una vita dedicata al vino e dopo aver scritto svariate pubblicazioni dal rigore scientifico Moio sceglie la leggerezza. Il Respiro del Vino abbandona il linguaggio ortodosso e opta per la freschezza e l'entusiasmo dell'autore verso il mondo vitivinicolo.

Di seguito uno stralcio della presentazione fatta da Luigi Moio per Mondadori:

" Il vino è la sintesi sorprendente dei profumi di tutto ciò che ci circonda, perché ha nella sua natura più profonda le tracce della terra, dei fiori, dei frutti, delle spezie, del mare, della montagna, del vento, della luce e di tante altre cose che nobilmente rappresenta. L’atto iniziale di chiunque si avvicini al vino è infatti quello di portare il calice al proprio naso per sentirne il profumo, roteando delicatamente il bicchiere, affinché il vino in esso contenuto, simile alla Terra che ruota intorno al proprio asse, possa sprigionare la sua intimità olfattiva. Da quando esiste l’uomo, nella sua cultura gastronomica non c’è altra bevanda o cibo che preveda questo meraviglioso rituale di incontro tra sensibilità, natura ed emozione. È una gestualità mitica, quella legata al vino, che con la sua delicatezza ci aiuta a riappropriarci del nostro tempo e del nostro equilibrio interiore. Sarò certamente felice, perciò, se voi gentili lettori, arrivati all’ultima pagina, riporrete soddisfatti e arricchiti questo mio libro e un attimo dopo vi lascerete prendere dalla curiosità di stappare un’ottima bottiglia del vino che preferite per scoprire l’invitante e meraviglioso mondo di profumi che vi è racchiuso"

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