Luigi Moio presenta ad Avellino "Il respiro del vino"
“Vi parlerò di quel profumo coinvolgente, di quel suo respiro trattenuto, al quale è impossibile opporre resistenza, che anticipa tutto ciò che si sente in bocca subito dopo aver avvicinato il bicchiere alle labbra. Di quel profumo che può essere un effetto del sole di un'alba radiosa o delle nuvole che precedono la pioggia. Di quel profumo che forse è l'aspetto sensoriale più straordinario del vino, perché è anche il linguaggio della sua composizione, della sua storia, delle sue tradizioni, dei territori in cui nasce e dei microclimi che ne accarezzano i giorni. Il vino è la sintesi sorprendente dei profumi di tutto ciò che ci circonda, perché ha nella sua natura più profonda le tracce della terra, dei fiori, dei frutti, delle spezie, del mare, della montagna, del vento, della luce e di tante altre cose che nobilmente rappresenta”.
Luigi Moio ne Il respiro del vino ci porta nel mondo magico dei profumi per insegnarci a degustare, e soprattutto a godere, il vino, in tutti i sensi e le emozioni che sa darci. Un viaggio profondo nel mondo del nettare di Bacco, risultato di anni e anni di studio, sperimentazioni, approfondimenti e degustazioni.
Come percepiamo gli odori? Da dove nasce quella parte invisibile del vino che dà origine al suo profumo? Com’è organizzato il profumo del vino? Perché è possibile distinguere i vini in “solisti” e “orchestrali”? Quali sono gli odori che ci permettono di riconoscere un vino? Che cosa succede al profumo del vino con lo scorrere degli anni? Il vino ha una forma? Che cosa vuol dire degustare un vino? Qual è il linguaggio degli odori del vino?
Sono quesiti che il guru dell'enologia si pone nel suo ultimo lavoro e ai quali cercherà di dare delle risposte oggi alla Camera di Commercio alle 18.00.
Ne discuteranno con l’autore Luigi Frusciante dell’Università di Napoli Federico II, Ugo Morelli dell’università di Bergamo e Annito Abbate dell’Associazione Italiana Sommelier.