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Cultura

Il mistero della Torre dell’Orologio, in libreria la fiaba avellinese

Scritto da Antonio Dello Iaco, illustrato da sua sorella Chiara e pubblicato dalla casa editrice irpina Il Papavero è un racconto ambientato nel cuore antico della città di Avellino

«Il mistero della Torre dell’Orologio» è il titolo del libro scritto da Antonio Dello Iaco e pubblicato dalla casa editrice irpina Il Papavero con le illustrazioni di Chiara Dello Iaco, sorella dell’autore. Il testo è un racconto destinato ai più piccoli e si ambienta interamente nel centro storico del capoluogo irpino. Le protagoniste sono Gilda, una janara beneventana e sua cugina, la Befana. «Dopo diversi dispetti, la Befana punisce sua cugina cattiva che presto diventerà un simbolo del centro storico di Avellino», si legge in una nota con cui l’editore presenta l’opera letteraria.

Il libro 

La storia, del tutto inventata da Antonio Dello Iaco 17enne avellinese, è stata illustrata dalla sorella Chiara di 16 anni appassionata del disegno in chiaroscuro. Nel libro è presente anche un Qr code che dà la possibilità di ascoltare la storia in inglese, grazie alla collaborazione di un attore shakespeariano di Londra. «Il libro presto sarà in vendita in tutta Italia» ma «adesso è già acquistabile online sul sito della casa editrice Il Papavero e alla libreria di via Fosso Santa Lucia, l’Angolo delle Storie, simbolo della cultura letteraria nel centro storico avellinese», si legge nel comunicato di presentazione.

L’AUTORE

 L’idea del racconto è venuta all’autore poco meno di un anno fa. «Era un pomeriggio di dicembre dello scorso anno e mi sono detto, perché non scrivere una storia su Avellino? Mi sono messo davanti al pc e così è nato il mistero della Torre dell’Orologio». afferma Antonio Dello Iaco. «Sono molto legato alla mia città. Rispetto a tanti altri ragazzi non voglio andare via da qui. Il mio futuro lo vedo ad Avellino. Sogno una città diversa, più aperta ai giovani e innovativa», afferma con decisione e fiducia. «Credo si possa ripartire solo con l’impegno di tutti e soprattutto di noi giovani. Spero che questo libro possa aiutare i più piccoli a scoprire, anche in questo periodo di emergenza, i luoghi del nostro centro storico. Vorrei che loro, leggendo il mio racconto, possano tuffarsi nella storia e immaginarsi protagonisti del mistero della Torre dell’Orologio».

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