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Cultura

Il totalitarismo nella quarta rivoluzione industriale, "La ricerca della libertà" di Angelo Michele Imbriani

Il volume si interroga sulle varie definizioni del concetto di libertà che sono state formulate nella storia del pensiero politico, per poi analizzare il rapporto tra libertà e democrazia che solo apparentemente appaiono inscindibili

Presso il Circolo della Stampa di Avellino, è stato presentato il nuovo volume dello storico Angelo Michele Imbriani dal titolo “La ricerca della libertà. Libertà, democrazia e totalitarismo nell’epoca della Quarta rivoluzione industriale”.

Il volume si interroga sulle varie definizioni del concetto di libertà che sono state formulate nella storia del pensiero politico, per poi analizzare il rapporto tra libertà e democrazia che solo apparentemente appaiono inscindibili. L’autore ricorda infatti che, oltre alle forme di democrazia liberale, esistono anche quelle di democrazia totalitaria, aprendo così nuovi e talvolta inquietanti scenari sul futuro di una società occidentale che dà ormai per scontati quei valori che ne hanno contraddistinto la storia.

"Durante la pandemia sono stati limitati diritti tutelati dalla Costituzione, su ciò non si è aperto un dibattito"

Prima, però, di guardare alla panoramica globale, secondo l'autore: "Dobbiamo guardarci a quello che è accaduto in Italia, soprattutto durante l'emergenza pandemica, in cui sono stati limitati alcuni diritti tutelati da ben tredici articoli della Costituzione. Su questo aspetto, non mi sembra si sia aperto un dibattito. Per quanto riguarda la quarta rivoluzione industriale, nel libro vi è un ampio riferimento ai filosofi della Scuola di Francoforte che, emigrando dalla Germania nazista in America, in fuga già da una forma di totalitarismo, individuavano tale pericolo anche nelle democrazie occidentali liberali, attraverso la manipolazione effettuata con media e tecnologie che, ai giorni d'oggi, potrebbero sembrare rudimentali. Se, poi, caliamo il discorso nel contesto tecnologico della quarta rivoluzione industriale, ci rendiamo conto di come il rischio dell'uso manipolatorio di questi strumenti sia molto forte". 

"L'essenza del totalitarismo sta proprio nell'invadere gli spazi privati, personali della vita di ognuno di noi. I nuovi media consentono di farlo con una potenza e con una pervasività che era inimmaginabile, sotto i totalitarismi del Novecento. Inoltre, la quarta rivoluzione industriale ha provocato l'abbattimento della barriera tra il mondo fisico e quello digitale, dando vita a un'interazione tra la nostra vita reale e l'universo digitale. Il problema non è la tecnologia in sé, nata per usi completamente benefici, bensì chi la usa" conclude. 

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