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Il medico-pittore Carlo Meluccio dona quattro opere

Ha manifestato la sua volontà di donare all'Amministrazione comunale di Avellino quattro sue opere da esporre in permanenza a Villa Amendola

Dopo la donazione dello scorso 6 luglio della pittrice venezuelana Gladys Marcotulli di cinque sue opere del ciclo “The Byzantine Splendour” per l’istituenda Sezione GAMA  (Galleria d’Arte Moderna di Avellino) del Museo Civico di Villa Amendola,  con una missiva recapitata a Palazzo di Città, e indirizzata all’Assessore alle Politiche Culturali e Promozione della Città, Nunzio Cignarella,  il noto medico – pittore Carlo Meluccio, classe 1923, che ha avuto quali compagni di strada il pittore futurista toscano Primo Conti, l’artista sperimentatore Carlo Alfano, il poliedrico Amerigo Tot, e che nell’immediato dopoguerra incontrò a Bologna il geniale Giorgio Morandi, ha manifestato la sua volontà di donare all’Amministrazione comunale di Avellino quattro sue opere da esporre in permanenza a Villa Amendola. Si tratta di quattro dipinti ad olio su tela che l’artista irpino,  che vanta una carriera pittorica lunga e prestigiosa tanto quanto quella medica, ha esposto in alcune sue significative mostre, come  quella tenutasi presso il “Museo Municipal de Arte Moderna” di Mendoza in Argentina, quella ospitata dalla “Carib Art Gallery di New York in U.S.A., e nell’ultima, in ordine di tempo, organizzata a Monte Carlo ad ottobre dello scorso anno, presso la Galleria “L’Entrepot”, promossa dall’Ambasciata italiana nel Principato di Monaco.

Nella missiva di Carlo Meluccio giunta a Palazzo di Città, che ha dato il “la” all’iter burocratico–amministrativo per l’acquisizione delle opere al patrimonio del Museo di Via Due Principati si legge: “Gentile Assessore Cignarella, tempo fa accompagnato dallo Storico dell’Arte Alberto Iandoli ho visitato il Museo Civico che l’Amministrazione comunale di Avellino ha voluto nell’antica Villa Amendola, che a me riporta alla mente tanti piacevoli ricordi legati alla mia giovinezza e all’amicizia che mi legava ai suoi proprietari. L’ottimo lavoro svolto da Alberto Iandoli nella creazione del Museo (…) credo proprio sia meritevole di encomiabili apprezzamenti. Nello specifico il progetto dell’Amministrazione comunale  di dedicare una sezione del museo agli artisti irpini mi entusiasma molto e mi spinge a propormi quale artista che gradirebbe che alcune sue opere, donate, fossero esposte in permanenza a Villa Amendola. Per il momento è mia intensione, se Ella, unitamente al dott. Alberto Iandoli lo riterrete opportuno, donare le quattro seguenti opere, tutte realizzate dallo scrivente con la tecnica dell’olio su tela : “Grande paesaggio con albero” (cm 100 X 110), “Il solitario” (cm 70 X 100), “Albero” (cm 50 X 70) e “Passeggiando al chiaro di luna” (cm 50 X 70). (…) Sperando di fare cosa gradita donando le mie tele al Museo Civico, resto in attesa di comunicazioni dall’Amministrazione Comunale”.

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