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I carnevali irpini all'Expo di Milano

L'Unpli Regionale della Campania e l'Unpli Provinciale di Avellino si sono fatti carico di portare all'Expò la Montemaranese dei Zompa Cardillo della Pro Loco di Montemarano per il Carnevale di Montemarano e per tutti i cento carnevali Irpini

I Carnevali irpini sono tra i più autentici d’Italia che mantengono una forte connotazione tradizionale ed oggetto di studio di antropologici e musicisti. Se ne è interessato anche Geo&Geo della Rai facendo ospitando una folta rappresentanza dei carnevali irpini.  

L’Unpli Regionale della Campania e l’Unpli Provinciale di Avellino si sono fatti carico di portare all’Expò la Montemaranese dei Zompa Cardillo della Pro Loco di Montemarano per il Carnevale di Montemarano e per tutti i cento carnevali irpini.  La Montemaranese è una tarantella coinvolgente che “libera la mente”, unica, che a Montemarano è nata e vive nel periodo di Carnevale con la partecipazione di tutta la popolazione e di migliaia e migliaia di visitatori e turisti. Montemarano è un piccolo paese dell’Irpinia, ospitale ed accogliente come lo sono tutti i paesi dell’Irpinia.  Il gruppo Zompa Cardillo composto da musicisti e da ballerini si esiberà all’Expò. E’ già stato anche a Milano alla Bit riportando un notevole successo. I cento carnevali irpini, cento è un modo simbolico per rappresentarli, sono diversi tra di loro per zona e per forma: oltre alla tarantella di Montemarano, ci sono le zeze, il laccio d’amore, la mascarata, i carri, la ndrezzta, il ballo ntreccio, i mesi, il carnevale morto.

Ogni paese ha la sua tradizione. I paesi in cui si festeggia sono molti, tra cui: Montemarano, Paternopoli, Castelvetere sul Calore, Gesualdo, Bellizzi Avellino, Montemiletto, Cesinali, Mercogliano, Monteforte Irpino, Montoro, Serino, Forino, Cervinara,  Capriglia, Baiano, Taurano, Avella, Mugnano del Cardinale, Pago Vallo di Lauro. La Zeza di Bellizzi e il carnevale di Montemarano è stata studiata da Roberto De Simone. E studi anche precedenti sono stati fatti dal prof. Modestino Della Sala. La Zeza di Mercogliano e la tarantella di Montemarano iniziano e finiscono il Decamerone di PierPaolo Pasolini. I gruppi carnavaleschi sono invitati ai carnevali italiani. Si ricorda per tutti, ma si comunicheranno tutte le partecipazioni importanti, soltanto la partecipazione della Mascarata di Serino al Carnevale di Venezia e alla Bit di Milano e quella del Laccio d’amore della Pro Loco di Taurano a Beirut.  

"Saremo presenti all’Expò per raccontare e far vivere la cultura dell’Irpinia attraverso le immagini dei numerosi  disegni e i dipinti delle allieve e degli allievi delle scuole della provincia di Avellino che hanno partecipato alle borse di studio.

Lo faremo attraverso i protagonisti dei carnevali irpini che sono in primo piano nelle interviste del  documentario che è stato fortemente voluto dall’Unpli Campania e Unpli Avellino perché fossero loro a raccontare il grande patrimonio culturale che questa provincia è stato ed è in grado tuttora di trasmettere. 

Pensiamo a Leopoldo Iannaccone, Ambrosino detto Mbrusino, a Ciriaco Calbrese detto Cannone di Volturara Irpina, a Mario Di Grezia e a tanti personaggi che hanno fatto la storia della tradizione popolare irpina.   

Si va all’Expò non solo per testimoniare l’Irpinia quanto vale dal punto di vista culturale, ma per iniziare un altro progetto. Andiamo all’Expò per prendere nuove energie per avviare un confronto con tutti i Carnevali Irpini al fine di costituire una rete dei carnevali italiani che sia utile per raccontare la tradizione del carnevale che possa parlare all’Italia e all’Europa. Sono previsti collegamenti telefonici con i rappresentanti di alcunicarnevali italiani.

Tramite Mario Perrotti, presidente Regionale della Campania e capo del team di progettazione del Servizio Civile Nazionale di tutte le Pro loco d’Italia, sarà possibile avviare questo percorso. Noi ce la metteremo tutta. Sul turismo si apre una partita di sviluppo culturale ed economico. Staremo molto attenti a mantenere il passo con la modernità ma senza perdere l’autenticità della tradiione del carnevale. E questo vale anhe per le numerose tradiioni irpine e per citarne solo alcune on i carri di pglia, il maio, la cavlcata di Sant’anna, il volo degli Angeli, la Rosamarina, i battenti, le maggiole,  la mattinella, la candelora, la passione. 

E saranno necessari i contatti con l’Università con i dipartimenti di Antropologia e avviare le pratiche con l’Unesco per inserire i carnevali irpini come patrimonio dell’umanità" scrive in una nota l'Unpli provinciale..

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