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Cultura Flumeri

Flumeri festeggia le donne nelle forze armate

L'Avv. Iorillo invece ha parlato di quanto il conservatorismo in Italia sia stato di pregiudizio per la parità tra uomo e donna.

In occasione, della ricorrenza della festa delle forze armate del 2 giugno,presso la sala Convegni ( ex-ECA) di Flumeri alle ore 18.30 si è svolto un convegno organizzato dall’Associazione di Volontariato Bagliori di Luce  dal tema “ Le donne nelle forze armate “.

A raccontare le storie di militari madri e soprattutto di donne è stata;  Angela Masucci 1° Caporalmaggiore  dell’Esercito presso il 7 RGT Alpini di Belluno e da pochi mesi in servizio al 19 RGT cavalleggeri guide di Salerno.  

Al convegno sono intervenuti anche, Don Claudio Lettieri Parroco di Flumeri, il  vice-Sindaco di Flumeri  Giuseppe Meninno, l’Avv. Rocco Iorillo  e militari in servizio a rappresentare la Caserma Carabinieri di Flumeri, inviati dal Comandante Maresciallo Francesco Stracca.Ha introdotto i lavori  la Presidente dell’Associazione Bagliori di Luce la pittrice Antonietta Raduazzo Martino la quale, nel porgere i saluti ai convenuti a nome di tutte le componenti l’associazione ha parlato dell’aspetto culturale, è l’approccio di un mondo che era prettamente maschile alle donne. In Italia si festeggia 8 marzo giornata della donna, ma la vera emancipazione delle donne  è stato quando votarono per la prima volta nel corso delle elezioni amministrative del marzo e aprile 1946 e, successivamente, per il  referendum monarchia o repubblica del 2 giugno 1946 ”. 

Dopo l’inno di Mameli , che tutti  i presenti hanno cantato in piedi, è intervenuta Angela Masucci, parlando della sua esperienza maturata in questi anni di servizio nell’esercito in Italia e missioni all’estero, ha posto in evidenza il ruolo delle mamme lavoratrici, che prestano la loro attività nell’esercito italiano, citando il decreto legislativo n. 151 del 26 marzo 2001 disciplinante le disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità del personale militare e ha terminato dicendo “ sono orgogliosa di essere mamma soldato e prima ancora una donna che lavora e che ha fatto un percorso ben preciso per arrivare a questo, che ha impostato la sua vita sul lavoro, sulla famiglia e che senza questo impegno, non si sentirebbe più la stessa”.Don Claudio Lettieri si è soffermato sugli sforzi che si stanno facendo nel campo civile e religioso sono fondamentali perché si sta andando verso una svolta e questa svolta sta portando a un cambiamento e una attenzione verso la donna. Per questo voglio citare un’esortazione apostolica di Giovanni Paolo II° oggi Santo,  “ La famiglia nei tempi odierni ” rivolgendosi al mondo intero senza distinzione di religione. Della donna è da rilevare, anzitutto, l'eguale dignità e responsabilità rispetto all'uomo: tale uguaglianza trova una singolare forma di realizzazione nella reciproca donazione di sé all'altro e di ambedue ai figli, propria del matrimonio e della famiglia. Quanto la stessa ragione umana intuisce e riconosce, viene rivelato in pienezza dalla Parola di Dio: la storia della salvezza, infatti, è una continua e luminosa testimonianza della dignità della donna. Creando l'uomo «maschio e femmina Dio dona la dignità personale in eguale modo all'uomo e alla donna, arricchendoli dei diritti inalienabili e delle responsabilità che sono proprie della persona umana. Dove non c’è questa discriminazione e se Giovanni Paolo II° ci parla di questo significa che si avverte ancora nell’aria la disuguaglianza tra uomo e donna in modo particolare tra marito e moglie. Allora per noi cristiani abbiamo la fonte e questa fonte è la sacra scrittura è la parola di Dio. Nella creazione Dio ci ha dato questa impronta , l’uomo e la donna nel rispetto della loro dignità, questo però lo possiamo dire nell’ambito religioso, ma anche lo Stato deve garantire e tutelare anche la donna mamma, che da il suo contributo allo Stato e come in questo caso Angela sta dando il suo contributo alla Patria. 

L’Avv. Iorillo invece ha parlato di quanto il conservatorismo in Italia sia stato di pregiudizio per la parità tra uomo e donna. Difatti, solo con la riforma del diritto di famiglia (1975), a distanza di 29 anni dal referendum del 2 giugno del 1946 in cui si dava la possibilità alle donne di votare. Si perveniva alla pari dignità tra i sessi in seno alla potestà genitoriale, li dove imperava la patria potestà. Stesso discorso è da farsi se solo si considera che la legge sul divorzio veniva varata solo nel 1970 con la legge n.878. Il Convegno è terminato con l’intervento del  vice-Sindaco Meninno il quale ha portato i saluti dell’Amministrazione in carica e congratulandosi per la riuscita della manifestazione promossa dall’Associazione Bagliori di Luce.

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