Street art, Davide abbellisce la sua sua città a colpi di pennelli
Sta terminando il suo capolavoro: un'allegoria con riferimenti simbolici legati alla figura alchemica dell'eremita
È il frutto di giorni con aste, carrelli, scale e pennelli. Il lavoro di Davide Brioschi, atripaldese di nascita ma avellinese di adozione non è ancora terminato ma inizia a prendere forma. Dipinge da oltre 17 anni, in pratica da quando ha concluso i suoi studi all’Istituto De Luca. Gira l’Italia, si forma nell’ambiente del writing e dell’hip-hop , una cultura inizialmente di nicchia di cui ne segue il percorso e ne adotta metodologie e tecniche , come il graffitismo e lo spray, fino ad arrivare a quella che oggi viene definita Street art.
Ad Avellino quel suo sogno di poter esprimere liberamente la propria arte lo riesce a coltivare tra mille difficoltà. Eppure nel 2015, la vicina Salerno ospita il suo primo lavoro di grandi dimensioni “L’estasi di Dafne” al Rione Fornelle all’interno della rassegna muri d’autore curata dalla Fondazione Alfonso Gatto.
La diffidenza nella sua città resta. Finché non trova la disponibilità di un privato che l’autorizza a dipingere la facciata di un immobile a Rione San Tommaso. Davide non è un writing poco conosciuto, anzi: collabora con grandi marchi come Unicum Zwack e Ikea. Per quest’ultimi in collaborazione con Airlite ha promosso speciali vernici in grado di assorbire l'inquinamento e di rilasciare ossigeno. Geniale ed ecocompatibile.
Intanto sta terminando il suo capolavoro: un'allegoria con riferimenti simbolici legati alla figura alchemica dell'eremita. Più difficile da spiegare, più facile da ammirare.
Il suo prossimo tentativo nella città sarà su una parete di via Colombo. C’è da battere la resistenza di qualcuno ma soprattutto trovare un buon sponsor da poterlo sostenere.
