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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Carlo Crescitelli svela A.T. Allarme Terra: "Ripartire dalle identità più vere e uniche per salvare il pianeta"

La presentazione del nuovo libro dell'autore irpino: "I mutamenti climatici ci pongono di fronte a delle situazioni totalmente nuove, delle quali non possiamo dare nulla per scontato. Siamo noi che dobbiamo cambiare per essere pronti a queste sfide"

Presso la Mondadori Bookstore di Avellino, si è tenuta la presentazione del libro di Carlo Crescitelli, dal titolo "A.T. Allarme Terra – SOS un pianeta al collasso": la distopia satirica di un futuro prossimo, sconvolto dai mutamenti climatici, in cui un team di cinque giovani donne dalle risorse superumane si batte per la sopravvivenza dell’ecosistema e della stessa umanità.

AvellinoToday ha intervistato, in esclusiva, l'autore del libro, mettendo in risalto gli aspetti principali dell'opera letteraria e riguardanti uno dei più grandi problemi che attanagliano la società contemporanea.

Oggi si presenta "A.T. Allarme Terra", un libro dalla trama intrigante e incentrato su un tema, mai come oggi attuale, quale quello del cambiamento climatico. Qual è il messaggio che si vuole far recepire al lettore?

"I mutamenti climatici ci pongono di fronte a delle situazioni totalmente nuove, delle quali non possiamo dare nulla per scontato, ed è proprio questo lo spirito della storia che viene raccontata: tutto e il contrario di tutto sono ugualmente possibili ed è bene essere preparati a qualunque evenienza".

Il futuro prossimo in cui è ambientata la vicenda ha dei riscontri nella realtà in cui viviamo, tra una pandemia, una guerra e gli stessi cambiamenti climatici che, tuttavia, sembrano trovare la giusta attenzione soltanto tra le associazioni ambientaliste?

"Ecco, è proprio questo il punto: traumi planetari che diventano la subdola occasione di volgere gli eventi a proprio vantaggio. Certo, nella storia di fantasia ho esagerato un bel po', ma ciò non toglie che questo è proprio quello che provano a fare tutti. E non va bene: siamo noi che dobbiamo cambiare, per essere davvero pronti a queste sfide".

Qual è, prendendo spunto dalla missione dei protagonisti del libro, la strada che l'umanità deve percorrere per salvarsi dalla minaccia dei cambiamenti climatici?

"Capire che le catastrofi del clima non sono mai la causa, quanto piuttosto le conseguenze: le conseguenze di un ordine economico internazionale che non mette al primo posto la qualità della vita ma il profitto, e non riconosce ai popoli e alle culture native il diritto di vivere in spazi congrui. E questo non accade soltanto oltreoceano, ma dappertutto, persino nella nostra stessa Europa. È da questo che dobbiamo ripartire, dalle nostre identità più vere e uniche, rappresentate nel libro dalla diversa origine etnica delle cinque protagoniste, che provengono ciascuna da un diverso angolo del pianeta".

Infine, nella trama del libro, si fa riferimento a un "prossimo trauma planetario". È il preludio a un sequel di "A.T. Allarme Terra" o, semplicemente, un modo per tenere in sospeso il lettore, nella speranza che il pianeta possa essere salvato, nel libro così come nella realtà?

"Personalmente, non amo i sequel neppure al cinema; prediligo invece i finali sospesi, come del resto accade sempre nelle nostre vite, in cui nulla incomincia e nulla termina in sincrono, ma tutto si mescola in maniera un po' più complicata. E allora no, non avevo e non ho in mente nulla di particolare, se non il dato di fatto che tante possibilità, belle o brutte che siano, contrariamente a quel che spesso si pensa, restano pur sempre aperte, e dobbiamo prenderne atto, nel bene come nel male. E mi piace concludere dicendo: più nel bene che nel male. Buona fortuna a tutti noi".

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