rotate-mobile
Cultura

Avellino Letteraria, presentato "La vera storia di Martia Basile" di Maurizio Ponticello

L'autore ci racconta: "Una storia di grande attualità. Tante donne vittime di violenze, costrette a subire prepotenze, vengono uccise, spesso solo per possesso nei loro confronti"

E’ dedicato alla giornata della violenza sulle donne e al femminicidio - in questa occasione - l’appuntamento di Avellino Letteraria, svoltosi a Villa Amendola. Protagonista l’autore, Maurizio Ponticello, con il suo primo romanzo storico: “La vera storia di Martia Basile”, edito Mondadori.  Giornalista e scrittore, è stato corrispondente di testate radiofoniche e televisive. Redattore di vari quotidiani, cronista del Mattino, autore di diversi libri, ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui il premio Domenico Rea.

"Siamo nella Napoli d'inizio seicento, la protagonista a dodici anni, va in sposa a un uomo anziano e spietato. Martia, viene incriminata di omicidio per aver ucciso il marito, perderà la vita a soli venti anni, sotto l’ascia del boia che azionerà una mannaia per decapitarla", racconta l'autore dell'opera. "Martia, simbolo della condizione femminile, tra rinascimento ed età barocca, rappresenta una storia di grande attualità, oggi come ieri, tante donne vittime di violenze, costrette a subire prepotenze, vengono uccise, spesso solo per possesso nei loro confronti", conclude. 

Alla kermesse ideata dal direttore artistico, Annamaria Picillo, ha partecipato con l’autore la giornalista de “Il Mattino”, Stefania Marotti. Intervento della scrittrice e ricercatrice, Giovanna Nicodemi. Il soprano, Francesca Ilaria De Benedetto ha dato vita, con la sua voce carismatica ed intensa, a un’atmosfera magica e unica. Coordinatrice dell’evento la giornalista, Daniela Apuzza. Nel corso della serata è stato possibile ammirare le opere realizzate dall’artista, Dorotea Virtuoso. Esposizione a tema de “L’arte Ritrovata” Museum & Events.

"La vera storia di Martia Basile"

In una inconsueta Napoli, capitale del viceregno spagnolo a cavallo tra Cinquecento e Seicento, si compie un atroce delitto. Ne è vittima Martia Basile, una giovane donna, una sposa bambina che si scontra con l’aspra realtà dei suoi tempi fin dall’adolescenza, quando il padre la cede in moglie a un commerciante che traffica con la corte: don Muzio Guarnieri. Pian piano la ragazza inizierà a prendere coscienza di sé, ma la sua maturazione sarà compiuta soltanto dopo che lo stesso consorte avrà barattato con dei potenti il suo fisico avvenente.

Nel frattempo, la donna è ammaliata da una comunità femminile che pratica sortilegi e l’aiuta a curarsi le ferite del corpo e dell’anima. Fra stregonerie, fughe rocambolesche e violenze, avrà inizio una nuova fase della vita di Martia la quale, riuscendo a sopravvivere a ogni angheria, troverà finalmente l’amore.

Ma, proprio mentre a Roma finisce sul rogo Giordano Bruno, Martia viene incolpata di aver ucciso il marito, e nelle spaventose carceri della Vicaria subirà un processo esemplare in cui sarà coinvolto pure il Santo Officio che le imputerà di aver stretto un patto con il Diavolo in persona.

Che fine farà la protagonista accusata di aver commesso un viricidio? E perché Martia, per tutto il Seicento, fu considerata un’eroina? E per quale motivo, poi, questa vicenda scabrosa fu invece censurata?

Tra luci e ombre quasi surreali, sensualità, tempeste, epiche battaglie contro i turchi e spionaggio internazionale, il romanzo è ispirato alle vere vicende della donna, e si cala nelle pagine più autentiche della città di Napoli che già si stava preparando alla rivolta di Masaniello.

Martia è uno dei simboli della condizione femminile tra Rinascimento ed età barocca, eppure è di un’attualità sconvolgente.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Avellino Letteraria, presentato "La vera storia di Martia Basile" di Maurizio Ponticello

AvellinoToday è in caricamento