Emotional Dance, Andrea Motis e Joan Chamorro in concerto
E’ un grande onore per i Senzatempo organizzare un concerto con Andrea Motis e Joan Chamorro Group, che presentano ad Avellino il nuovo album Emotional Dance. Uno scambio davvero emozionante tra un maestro che guida e segue costantemente dei ragazzi pieni di talento, ed uno splendido cigno che mostra il proprio talento, fatto di naturalezza e di carisma.
Andrea ha solo 22 anni e già a sette era un portento nella scuola musicale di Sant Andreu, sobborgo di Barcellona dove ha conosciuto il suo mentore: il contrabbassista, sassofonista e polistrumentista Joan Chamorro. Anni di partecipazione ad album ne hanno sicuramente temprato il carattere ed il talento, ma il vero passaggio arriva con questo album Emotional Dance, inciso con la etichetta Impulse.
Grazie alla partecipazione di artisti eccezionali come Goldestein e Robinson, lei riesce a mostrarsi per quello che davvero è, ed a catturare l’ascoltatore.
Il paragone con Norah Jones le calza a pennello, anche se ha dalla sua, la giovane Andrea, la tromba come seconda pelle, al punto che qualcuno la paragona addirittura a Chet Baker. In realtà chi ascolta con attenzione la Motis scoprirà una originalità ed una versatilità che la rendono unica nel suo genere. L’impegno e lo studio si vedono tutti.
Sarà bello osservare il suo muoversi sul palco, mentre musica e voce diventano un unico appassionato. In Emotional Dance, Andrea canta in inglese, in catalano e in portoghese.
Andrea è infatti una strumentista più che competente, che si rifà con grazia alla tradizione dei trombettisti bebop ,moderata da un melodismo sapientemente ispirato al jazz degli anni Cinquanta.. Jazz ma non solo, con Andrea siamo ben oltre la semplice etichetta musicale. Quello che dovrebbe colpire il pubblico non è solo il grande talento degli artisti, quanto il modello culturale che esprimono sul palco. Il mondo di una Scuola che valorizza talenti, giovani talenti.
Tutti quelli che costruiscono percorsi culturali hanno un obiettivo in mente, arrivare al grande pubblico con la Qualità; gettare le basi per educare le nuove generazioni alla Bellezza. Ecco lo spettacolo del due dicembre è un piccolo mattoncino lungo la strada dell’emancipazione culturale di una Comunità.