Cineforum, lo Zia Lidia Social Club presenta L'evènement di Audrey Diwan
Lunedì 24 gennaio, presso il Movieplex Mercogliano, alle ore 18 e alle ore 20.15, arriva il Leone d'oro della 78ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Lo zia Lidia Social Club è lieta di presentare L'evènement di Audrey Diwan, (Francia 2021, 100 min) con Anamaria Vartolomei, Kacey Mottet Klein, Luàna Bajrami, Louise Orry-Diquéro, Louise Chevillotte.
La ripartenza al femminile nell'era pandemica significa cogliere il senso profondo del cambio dei paradigmi culturali imposti dalla pandemia.
"Ripartiamo attraversando lo sguardo di due donne, le registe Jasmila Zbanic e Audrey Diwan, che mettono al centro del loro campo d'indagine altre due donne protagoniste di un tempo ferocemente declinato al maschile.
Ora è il turno di L'Événement di Audrey Diwan, in doppia proiezione al Cinema Movieplex, alle ore 18 e alle ore 20.15 (con dibattito dopo la seconda proiezione)".
Cosa aspettarsi
Vincitore della Mostra di Venezia 2021, è il secondo lungometraggio da regista Audrey Diwan, che nasce come giornalista di cultura e società prima di passare alla sceneggiatura per la tv e il cinema (lavorando anche per il marito, il regista Cédric Jimenez). Dopo la disamina delle relazioni familiari contemporanee in Mais vous êtes fous (inedito in italia), l’opera seconda torna indietro agli anni Sessanta per narrare la storia di Anne che lascia la provincia per andare all'università e studiare letteratura, dell’esistenza spensierata passata tra studio, feste, amicizie e corteggiamenti, e di come, una volta rimasta incinta, la sua ricerca di aiuto si faccia difficile e vana. Basato sul romanzo autobiografico della scrittrice Annie Ernaux (L'Événement esce nel 2000, ma il tema è alla base del suo esordio, Gli armadi vuoti, del 1974, sempre per Gallimard), il film segue la protagonista alle prese con le sue emozioni e il suo orizzonte fatto di colpa e di vergogna. “Anna balla, corre, combatte come se si trovasse in un sogno e non avesse più il terreno sotto i piedi...Una ribellione aspra e toccante che turba e conquista”. (Simone Emiliani, Sentieri Selvaggi)