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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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La #biodiversità a IrpiniaStrEatMood: i dettagli dell'edizione 2017

Dal 30 giugno al 2 luglio la kermesse gastronomica animerà il salotto buono della città di Avellino

Dal 30 giugno al 2 luglio lungo Corso Vittorio Emanuele si alza il sipario sull’edizione 2017 di Irpinia StreEat Mood, la manifestazione dell’associazione Irpinia Mood nata per valorizzare il nostro territorio e promuovere il meglio dei prodotti enogastronomici irpini.
L’anno scorso il tema fu #Terrainmoto, quest'anno la kermesse dedicata al cibo da strada di qualità cambia mood e sceglie la #biodiversità di essere diversamente irpino.
Per spiegare la mission che l'iniziativa si prefigge quest' anno l’associazione ha scritto nero s bianco un manifesto che apre cosí: “Il ristorante all’aperto più buono di sempre quest’anno apre prima. Noi ci mettiamo la biodiversità, voi la fame da lupi”

Di seguito il manifesto
Irpinia Mood, nuovi occhi per antica bellezza
 
Un giorno ci siamo guardati attorno ad abbiamo scoperto la bellezza che avevamo sotto gli occhi. Irpinia Mood nasce per condividere quella bellezza e tutto il buono che questa zolla di terra fa nascere e crescere. Anche noi stessi. Perché se abbiamo deciso di raccontare il vero mood di Irpinia è anche merito di chi in questa terra vive e lavora. Irpinia StreEat Mood è il luogo in cui vogliamo mostrare le potenzialità di una provincia attraverso la rete di connessione che lega l’agroalimentare allo sviluppo, l’innovazione tecnologica alla creazione di lavoro, la bellezza alla biodiversità, l’arte al marketing, il passato al futuro.
 
Biodiversa Irpinia
 
Il cambio di sguardo impone un cambio di ricordi da evocare, simboli da mostrare, bandiere da sventolare. Vecchie storie da raccontare con nuove parole. Le vecchie parole pesanti come pietre lasceremo che cadano per sempre, perché a noi interessa moltiplicare i simboli e renderli leggeri come polline. Vorremmo che alla parola irpinia si associ non solo il vino, il tartufo, la castagna, la nocciola, ma anche ognuna della peculiari varietà di piante che nascono qui e solo qui. Aglio dell’Ufita, broccolo di Paternopoli, carciofo di Montoro, cardillo, grano carosella, castagna di Serino, castagna di Trevico, cicoria selvatica, ciliegia Maiatica, ciliegia Melella, ciliegia di San Pasquale, cipolla ramata di Montoro, fagioli di Volturara Irpina, fagioli quarantini, fagiolo dell’occhio, fagioli tabacchini, fico di S. Mango, grano arso, grano romanella, grano Cappella, grano Saragolla e Marzellina, mela bianca di Grottolella, mela renetta champagne, mela limoncella, mela zitella, melone di Altavilla, nocciola mortarella, noce malizia, papaccelle, pomodorino dell’Ufita, pomodorino seccagno di Gesualdo, prugna coglipiecuri o aulecina, grani teneri la carlentina, carosella pappola, speuta, tartufo nero di Bagnoli Irpino. Sono beni solo nostri, perché solo questo tipo di terra darà quel profumo, quel colore, quella consistenza.
 
Dalla zolla alla tavola
 
Così la zolla su cui insistiamo, le varietà che produce, determinano anche la cultura culinaria. Troveremo pasta all’uovo in aree dove è più diffuso il grano tenero, diversamente nelle aree dove il grano duro è più diffuso (e a buon mercato), la pasta a mano sarà solo di semola rivaccinata e acqua. La biodiversità è identità moltiplicata, ma non è somma di monadi. Senza contaminazione non esistono varietà autoctone. Un ragù, tipicamente irpino, non potrebbe esserlo senza il viaggio di Colombo nelle Indie occidentali, senza la scoperta dell’America non avremmo uno dei piatti più tipici e identitari della nostra provincia: rape e patate. Ma senza andare troppo indietro nel tempo ragioniamo sul grano Senatore Cappelli, oggi al centro di una forte operazione di recupero, grano del sud, grano nostrano. In realtà è nato agli inizi del ventesimo secolo nel Centro di Ricerca per la Cerealicoltura di Foggia per Selezione genealogica di semi nord africani. Qualcosa di molto simile a quello che oggi chiameremo, inorridendo, Ogm Ebbe grande successo in Italia grazie alla sua larga adattabilità. L’adattabilità è la capacità di mescolarsi, la biodiversità è purezza che nasce da mescolanza e contaminazione.
 
Diversamente irpini
 
La scelta di partire dal cibo è strategica, perché è la chiave di lettura di tradizioni e paesaggi, di imprese che guardano a domani, ma che hanno un passato di rughe e mani sagge. Il nutrimento che diviene cultura grazie a grandi chef è la chiave che abbiamo scelto per comunicare il bello ed il buono di Irpinia. Ma il cibo è solo il nucleo della nostra narrazione, un nucleo che ci è di ispirazione per la sua molteplicità di approcci. Irpinia Mood vuole promuovere la biodiversità della terra e dei suoi paesaggi umani. Il bello ed il buono di irpinia, il suo ottimo cibo, i suoi vini pregiati, sono frutto delle migliori menti della nostra provincia. Il terroir di questa zolla di mondo produce sapienza non solo enogastronomica, produce bellezza, meraviglia e bontà. Meraviglia davanti alla bellezza all’ingegno. I nostri buoni frutti sono anche le idee in grado di far crescere l’Irpinia. Per questo Ism, aprendo gli eventi dell’estate si apre agli aventi dell’estate, per offrire loro una vetrina al pari di un vino pregiato. Perché ci si deve mescolare, per sostenersi meglio, per crescere di più. Non si sta mai stretti su una zolla così feconda.

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